Appello urgente della CAFCO per la protezione degli sfollati in Congo

Comunicato stampa di Fatshimetrie

Il 3 maggio 2024 resterà impresso nella memoria collettiva per l’efferato attacco perpetrato dai terroristi dell’M23 nel campo profughi di Mugunga, situato nell’est della Repubblica Democratica del Congo. Questo attacco senza precedenti, sostenuto dal Ruanda, seminò terrore e desolazione tra le popolazioni civili innocenti che cercavano semplicemente rifugio e sicurezza.

Il Quadro Permanente per la Consultazione delle Donne Congolesi (CAFCO), in reazione a questo atto barbarico, ha espresso la sua forte condanna e indignazione per questa violenza inaccettabile. In un comunicato stampa dell’11 maggio 2024, l’associazione ha chiesto misure urgenti per porre fine a questi massacri e proteggere le popolazioni civili vulnerabili.

La CAFCO chiede al presidente Félix Tshisekedi di intraprendere azioni concrete per garantire la sicurezza degli sfollati e della popolazione in generale. È fondamentale che il governo congolese rafforzi la sicurezza nei campi per sfollati e fornisca risorse ingenti alle forze armate per contrastare qualsiasi minaccia terroristica.

Le conseguenze di questo attacco mortale sono tragiche e devastanti, in particolare per donne e bambini. Tra i sopravvissuti si è instaurata sia l’instabilità fisica che quella emotiva, lasciando un clima di paura e panico nella regione di Goma e nei suoi dintorni.

La CAFCO chiede anche l’intervento delle Nazioni Unite per porre fine alle ostilità e chiedere il disarmo dei terroristi dell’M23. È urgente che la comunità internazionale si mobiliti per proteggere le popolazioni innocenti e garantire il necessario accesso umanitario alle zone colpite dal conflitto.

Infine, CAFCO lancia un appello alla vigilanza tra la popolazione congolese, incoraggiandola a segnalare eventuali movimenti sospetti e a rimanere uniti di fronte alle avversità. Le organizzazioni umanitarie sono inoltre invitate a offrire un sostegno globale ai sopravvissuti a questi atti barbarici e a mettere in atto misure di protezione efficaci.

In questi tempi bui, l’unità e la solidarietà sono essenziali per superare le sfide e riportare la pace nella regione. CAFCO resta mobilitata per difendere i diritti delle donne congolesi e per far sentire la loro voce in un mondo segnato dalla violenza e dall’ingiustizia.

Nancy Clémence Tshimueneka

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