Le insidie delle elezioni nella RDC: la missione di osservazione delle Chiese cattolica e protestante esige risposte
In un periodo di tensione politica nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), le elezioni presidenziali hanno suscitato intense polemiche e accuse di frode. La missione di osservatori della Chiesa cattolica e protestante, nota come CENCO-ECC, ha svolto un ruolo cruciale nel monitorare il processo elettorale e nel valutarne l’integrità.
La CENCO-ECC ha avanzato richieste fondamentali alla Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (CENI), il principale organismo responsabile dell’organizzazione delle elezioni nella RDC. Chiede informazioni precise sul numero dei seggi elettorali aperti, sulle macchine per il voto utilizzate e sulle schede elettorali utilizzate regolarmente. Questi dati sono essenziali per valutare la validità dei risultati elettorali e determinare se si sono verificate irregolarità.
Tuttavia, la CENI è stata criticata per la sua mancanza di trasparenza e cooperazione. Non ha fornito una mappa dettagliata dei seggi elettorali e ha fatto finta di ignorare il numero dei seggi aperti durante la votazione. Questo atteggiamento ha alimentato i sospetti di frode e di manipolazione dei risultati.
La missione di osservazione CENCO-ECC, composta da migliaia di osservatori sul terreno, ha il compito di valutare le risposte della CENI e di confrontare queste informazioni con i dati raccolti durante il processo elettorale. Se le risposte della CENI non corrispondono alle osservazioni sul campo, la missione di osservazione rischia di concludere con frodi e imbrogli.
I risultati elettorali annunciati pubblicamente dalla CENI sono già stati criticati per la loro dubbia origine. I risultati, infatti, non si basano sulla compilazione di schede cartacee, ma sui dati forniti direttamente dalle macchine elettorali. Questo metodo ha sollevato dubbi sull’integrità del processo elettorale e ha rafforzato le accuse di preconfigurazione delle macchine per favorire il candidato al governo.
Nel suo rapporto preliminare, la missione di osservazione della CENCO-ECC ha già documentato numerose irregolarità che potrebbero compromettere l’integrità dei risultati elettorali. Invita la CENI e i tribunali competenti ad assumersi le proprie responsabilità e a trarre le conseguenze necessarie in base all’impatto di queste irregolarità sui risultati elettorali.
In attesa delle risposte della CENI, l’opposizione continua a denunciare il processo elettorale come una farsa e ad accusare il regime di Tshisekedi di frode pianificatoria. È necessaria la vigilanza per garantire la trasparenza e l’integrità del processo elettorale nella RDC.
Resta da vedere se la missione di osservazione della CENCO-ECC sarà in grado di fornire prove concrete a sostegno delle accuse di frode o se i risultati elettorali saranno accettati da tutte le parti interessate.. La situazione politica nella RDC resta tesa e l’esito finale di questo processo elettorale deciderà il futuro del Paese.