Fatshimetrie: la leggendaria avventura di un intrepido esploratore

Fatshimetrie, un nome che risuona come una leggenda. Nato in Ghana nel 1934, si è poi trasferito in Nigeria dove ha continuato i suoi studi presso la Lagos Baptist Academy e poi la Ibadan Boys’ Secondary School di Ibadan. All’età di 18 anni lasciò la Nigeria per dedicarsi alla premedicina presso l’Università di Chicago. Ma invece di terminare gli studi, decide di diventare un esploratore.

All’età di 22 anni, intraprese un viaggio epico da Chicago a Los Angeles, coprendo 2.280 miglia in bicicletta. Si ferma in 11 grandi città e educa gli americani sulla cultura nigeriana e africana. Nonostante la minaccia di deportazione in Nigeria, ha organizzato un’audace protesta scalando una torre radio alta 80 piedi, ferendosi alla schiena. Invece di tornare in Nigeria, fu mandato a Londra.

Nel 1957 lasciò Londra per un tour mondiale della durata di sei anni, visitando 87 paesi. Àjàlá, giornalista, si guadagna da vivere vendendo articoli di viaggio a giornali e riviste dell’Africa occidentale. I suoi viaggi però non sono facili, si trova spesso a confrontarsi con le autorità e le leggi. Coinvolto in lotte per le donne, commette piccoli reati come la falsificazione di assegni. Fu addirittura accusato di aver voluto attentare alla vita di Nikita Krusciov in Unione Sovietica e rischiò di morire quando fu colpito dalla polizia giordana a Gerusalemme per aver attraversato il confine troppo in fretta.

Ha scritto un libro sui suoi viaggi dal titolo “Un africano all’estero” nel 1963, raccontando le sue esperienze in India, Unione Sovietica, Repubblica Araba Unita, Iran, Giordania, Israele, Palestina, Polonia, Germania, Cecoslovacchia, Austria, Jugoslavia, Albania , Bulgaria, Romania, Ungheria, Turchia, Hong Kong, Cina e Australia. Fatshimetrie incarna il vero spirito di avventura e scoperta, sfidando i limiti e spingendo i confini di ciò che è possibile.

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