Colpo di stato fallito nella RDC: presunta mente uccisa dall’esercito congolese

Sotto la bandiera di “Fatshimetrie”: Christian Malanga, la presunta mente del fallito colpo di stato avvenuto domenica nella Repubblica Democratica del Congo, sarebbe stato ucciso a colpi di arma da fuoco dall’esercito congolese. Il colpo di stato, scoppiato nelle prime ore del mattino a Kinshasa, ha portato all’arresto di quasi cinquanta persone, tra cui tre cittadini americani.

Gli spari sono risuonati intorno alle 4 del mattino nella capitale congolese, mentre gli aggressori prendevano di mira la presidenza nel centro della città. Christian Malanga Musumari, leader dell’opposizione in esilio negli Stati Uniti, è stato identificato come il mandante dell’attacco al Palais de la Nation. Sarebbe stato neutralizzato durante l’assalto.

Christian Malanga, 41 anni, è un congolese della diaspora ed ex soldato addestrato. Dopo aver risieduto per un lungo periodo negli Stati Uniti, si è candidato alle elezioni legislative nella RDC del 2011 sotto l’etichetta dell’opposizione. Noto per il suo antagonismo nei confronti del regime di Kabila, è stato arrestato prima delle elezioni per la sua aperta opposizione al governo in carica.

Il generale Sylvain Ekenge, portavoce dell’esercito, ha confermato l’attacco alla presidenza senza specificare se il presidente Félix Tshisekedi fosse presente sul posto al momento dell’attacco. Contemporaneamente è avvenuto un altro attacco presso l’abitazione di Vital Kamerhe, importante figura politica e potenziale futuro presidente dell’Assemblea. Secondo Moto Muhima, durante questo incidente sono morti due guardie e un aggressore.

Le ripercussioni di questa violenza si sono fatte sentire oltre i confini della RDC. Un proiettile sparato da Kinshasa è infatti caduto a Brazzaville, capitale del vicino Congo, ferendo diverse persone.

Poiché la situazione continua a evolversi rapidamente, è fondamentale rimanere informati sugli sviluppi in corso e sulle potenziali conseguenze di questi drammatici eventi in Africa centrale.

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