È innegabile che la persistente situazione di insicurezza nella regione di Beni, preda dell’attivismo dei terroristi islamici, costituisce una seria minaccia per la popolazione locale, ma anche per gli operatori sanitari che operano in quest’area. L’intersindacato sanitario ha recentemente espresso grave preoccupazione per l’aumento degli attacchi perpetrati dalle Forze Democratiche Alleate (ADF) nella provincia del Nord Kivu.
I dati presentati da questa organizzazione sono allarmanti: 71 strutture sanitarie saccheggiate e distrutte, 39 bruciate, 44 disabili, 16 operatori sanitari uccisi e 8 rapiti. Questi atti barbarici hanno conseguenze devastanti sulla comunità, che vanno dalla difficoltà di accesso all’assistenza sanitaria di base all’aumento della malnutrizione, all’abbandono scolastico e all’aumento della delinquenza giovanile.
Di fronte a questa situazione intollerabile, gli operatori sanitari chiedono giustizia per le vittime e chiedono misure concrete per proteggere e riabilitare le strutture sanitarie colpite. Le richieste di risarcimento da parte delle famiglie delle vittime, l’istituzione di bonus di rischio per gli operatori sanitari e il miglioramento delle condizioni di lavoro sono richieste legittime e urgenti.
In omaggio alle vittime di questa barbarie, medici e infermieri hanno deciso di scioperare amministrativo finché non verranno intraprese azioni concrete per garantire la loro sicurezza e quella delle popolazioni che hanno giurato di proteggere. È essenziale che le autorità competenti agiscano rapidamente per porre fine a questa violenza insensata e per consentire agli operatori sanitari di continuare la loro nobile missione senza temere per la propria vita.
In un contesto in cui la salute e la sicurezza dei cittadini sono a rischio, è essenziale che la comunità internazionale si mobiliti per sostenere gli sforzi per pacificare la regione di Beni e garantire un futuro più sicuro e sereno per tutti. La solidarietà e la compassione devono prevalere sulla violenza e sull’oscurantismo, affinché la luce possa finalmente squarciare l’oscurità che ancora avvolge questa martoriata regione.