Il conflitto tribale che infuria nel comune di Lubunga a Kisangani è un vero dramma umano che merita tutta la nostra attenzione e la nostra azione collettiva. Da quasi un anno le popolazioni Mbole e Lengola si scontrano violentemente, provocando centinaia di morti e migliaia di sfollati. Questa situazione allarmante sfida la nostra coscienza e ci spinge a riflettere sulle radici profonde di queste tensioni distruttive.
Al di là degli scontri mortali, un’intera comunità è immersa nell’angoscia e nella sofferenza. Donne e bambini sono le prime vittime di questo insensato conflitto, costretti a fuggire dalle proprie case e a cercare rifugio in condizioni precarie. Di fronte a questa emergenza umanitaria, è imperativo agire in modo rapido ed efficace per dare sollievo a queste popolazioni in difficoltà.
L’appello lanciato da Dismas Kitenge Senga, presidente del Gruppo LOTUS-FIDH, all’attenzione di FONAREV e delle autorità congolesi è un grido di disperazione ma anche un appello alla solidarietà e alla responsabilità. È giunto il momento di porre fine a questa violenza inaccettabile e di trovare soluzioni durature per portare pace e stabilità nella regione di Lubunga.
L’intervento di FONAREV e della società civile è fondamentale per fornire assistenza umanitaria agli sfollati e per contribuire alla risoluzione pacifica di questo conflitto. È fondamentale ascoltare le voci di coloro che soffrono e lavorare insieme per costruire un futuro migliore per tutti i residenti di Kisangani e delle aree circostanti.
La tragica morte di Kamo, vittima collaterale di questo cieco conflitto, è un simbolo dell’assurdità della violenza intercomunitaria. Ogni vita persa è una perdita irreparabile per la società e deve ricordarci l’urgenza di trovare soluzioni pacifiche e inclusive per prevenire ulteriori tragedie.
Come testimoni di questa drammatica situazione, abbiamo il dovere di prendere posizione e agire per porre fine a questa spirale di violenza e odio. Solidarietà, dialogo e rispetto reciproco sono le chiavi per costruire un futuro di pace e prosperità per tutti gli abitanti di Lubunga e della regione di Kisangani.
È tempo di dire no alla violenza e lavorare insieme per costruire un futuro migliore per tutti. La pace e la riconciliazione sono possibili, ma richiedono l’impegno di ciascuno di noi. Raccogliamo insieme questa sfida, per un futuro più giusto e più umano.