Ricomparsa dei gruppi armati nell’Ituri: la milizia “Jamukula Batu” riaccende la tensione a Mongbwalu

Il territorio di Djugu, nell’Ituri, sta vivendo attualmente una preoccupante recrudescenza dei gruppi armati, nonostante lo stato d’assedio instaurato tre anni fa per sradicare le forze negative. L’emergere della milizia “Jamukula Batu” nel comune di Mongbwalu, una regione mineraria ricca di oro, ha gettato una dura luce sulla persistenza dell’insicurezza nella regione.

Secondo le informazioni fornite dal deputato Floribert Ndjabu, questa nuova milizia ha lanciato un’operazione con lo slogan “Adesso basta”, mirata a prendere di mira i membri di altre comunità che vivono a Mongbwalu. Gli atti di violenza perpetrati da questo gruppo hanno seminato il terrore tra la popolazione locale, accentuando la situazione precaria di questa zona già fragile.

L’appartenenza alla milizia “Jamukula Batu” nella comunità di Akongo (Nyali) evidenzia la complessità delle divisioni etniche e comunitarie che alimentano il ciclo di violenza nell’Ituri. L’appello urgente lanciato dal deputato Ndjabu al dialogo franco e sincero tra le diverse comunità locali è di cruciale importanza per cercare di allentare le tensioni e prevenire ulteriori atti di violenza.

È imperativo che le autorità competenti adottino misure ferme per neutralizzare i miliziani responsabili di queste atrocità e garantire la sicurezza dei civili. L’apertura di un’indagine da parte del Revisore Superiore presso il Tribunale militare dell’Ituri è un passo essenziale per far luce sulla situazione a Mongbwalu e assicurare i responsabili alla giustizia.

Vale la pena ricordare che vari gruppi armati nella regione, tra cui FRPI, MAPI, CODECO, FPIC e altri, hanno firmato un accordo per cessare le ostilità nel 2024. Tuttavia, la rinascita di nuove milizie come “Jamukula Batu” evidenzia la persistente sicurezza e costruzione della pace sfide nell’Ituri.

Di fronte alla crescente minaccia rappresentata dai gruppi armati, è imperativo che le autorità centrali e locali rafforzino la loro azione per proteggere le popolazioni civili, promuovere il dialogo intercomunitario e porre fine all’impunità dei responsabili della violenza. La situazione nell’Ituri richiede un approccio olistico e coordinato per garantire pace e sicurezza durature agli abitanti della regione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *