Il Gruppo dei Democratici Maliani in Esilio ha recentemente attirato l’attenzione creando organismi e istituzioni parallele per denunciare ciò che vedono come una “imbavagliatura” della classe politica da parte di una giunta maliana illegittima. Questa iniziativa, lanciata da figure impegnate nella transizione civile in Mali, mira a ripristinare la legittimità democratica.
A capo di questo governo parallelo c’è Mohamed Chérif Koné, magistrato emerito maliano che è stato rimosso dall’ordine dei magistrati a causa delle sue posizioni critiche nei confronti dei militari al potere. Accettando il ruolo di “Primo Ministro” all’interno di questo governo civile di transizione, Mohamed Chérif Koné dimostra il suo impegno a favore della democrazia e della giustizia in Mali.
Il governo parallelo è composto da sette membri, con una rappresentanza equilibrata tra cui due donne. Le varie posizioni ministeriali sono state assegnate in modo ponderato, coprendo settori chiave come affari esteri, interni e giustizia, sviluppo sociale, finanza ed economia. Questa squadra si posiziona come l’unica legittima in Mali, evidenziando così il desiderio di ripristinare l’ordine costituzionale nel paese.
L’obiettivo primario di questo governo parallelo è mobilitare i maliani residenti nel paese per sostenere il movimento a favore della transizione civile. Il professor Aboubacrine Assadek, responsabile del portafoglio Finanze, sottolinea l’importanza di far sentire la voce degli oppositori, anche di fronte alla sospensione delle attività politiche. Questa iniziativa apre la strada a cambiamenti significativi nel Paese, preannunciando un futuro democratico più promettente.
Allo stesso tempo, il Pannello dei Democratici maliani ha istituito un’assemblea dei cittadini guidata da Adaman Touré, che in precedenza aveva preso in considerazione una candidatura per le elezioni presidenziali maliane. Questa diversità di attori coinvolti testimonia la volontà di costruire un movimento cittadino forte e inclusivo, capace di rappresentare le aspirazioni democratiche del popolo maliano.
Pertanto, l’emergere di questo governo parallelo e di questa assemblea dei cittadini dimostra che la lotta per la democrazia in Mali è più vivace che mai. Queste iniziative incarnano la speranza di un Mali in cui i principi democratici e i diritti civili siano pienamente rispettati, aprendo la strada a una transizione politica pacifica e legittima.