L’ambiziosa visione del presidente Ruto di trasformare l’industria della pelle del Kenya

Il discorso del presidente William Ruto al Madaraka Day ha rivelato l’ambiziosa visione di trasformare l’industria della pelle del Kenya in un centro di esportazione competitivo, in grado di rilanciare l’economia e creare posti di lavoro significativi.

Puntando su un aumento spettacolare del fatturato del settore, da 15 miliardi di scellini a 120 miliardi entro il 2027, il governo intende non solo creare 100.000 posti di lavoro aggiuntivi (rispetto agli attuali 17.000) ma anche aumentare la produzione annua di scarpe da 8 milioni a 36 milioni paia, del valore di Sh72 miliardi.

Questa crescita sostanziale è destinata ad offrire una risposta radicale al problema della massiccia importazione di scarpe straniere. Il presidente Ruto ha affermato con convinzione: “Sono impegnato affinché presto non saremo più costretti a importare le nostre scarpe. Le indosseremo con orgoglio, scarpe realizzate in Kenya, con il nostro pellame”.

Al centro di questa trasformazione c’è il passaggio da un’economia esportatrice di materie prime e prodotti semilavorati a un settore industriale sofisticato in grado di produrre articoli finiti in pelle competitivi sui mercati internazionali.

Il Kenya produce fino a 3 milioni di pelli e 18 milioni di pellami all’anno e il governo si concentra sullo sviluppo delle capacità locali per la lavorazione di queste materie prime, la concia di qualità e la fabbricazione di prodotti finiti come scarpe, borse e cinture.

Per sostenere questa ambiziosa strategia, il Presidente Ruto ha annunciato diversi impegni finanziari significativi.

La fabbrica di pelletteria Ewaso Ng’iro Southern Development Authority riceverà 400 milioni di scellini per miglioramenti, di cui 200 milioni per l’acquisizione di attrezzature moderne, 100 milioni per la costruzione di una fabbrica di scarpe e 100 milioni per l’acquisto di pelli e pellami.

Sono già stati acquistati e installati macchinari volti ad aumentare la capacità di lavorazione della fabbrica.

Inoltre, la costruzione del Kenya Leather Industrial Park a Kenanie, nella contea di Machakos, è completata all’85%.

Questo parco industriale includerà un impianto comune di trattamento delle acque reflue, due concerie, due fabbriche di produzione di pelle e 100 acri saranno assegnati agli investitori per la creazione di fabbriche di produzione di pelle entro la fine dell’anno.

Il governo sta anche lavorando per migliorare l’offerta di pelli e pellami di qualità.

A tal fine, sono stati formati 703 scuoiatori e sono state fornite attrezzature sovvenzionate per la scuoiatura a 680 punti di macellazione.

Queste misure mirano a garantire un approvvigionamento costante di materie prime di alta qualità per l’industria della pelle.

“Stiamo rafforzando le capacità locali di lavorazione di pelli e pellami per fornire materie prime di qualità, dalla concia ai prodotti finiti, come scarpe, borse e cinture”, ha sottolineato il presidente Ruto.

La visione del presidente Ruto per l’industria della pelle fa parte di una strategia più ampia volta a rafforzare la resilienza economica del Kenya attraverso l’arricchimento e l’industrializzazione.

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