Decifrazione dell’album di Mayolee “Afro Station”

Il progetto musicale “Afro Station” di Mayolee evidenzia i suoni dominanti degli afrobeat nel contesto della sua esportazione globale. Mantenendo l’arrangiamento delle percussioni caratteristico di Afrobeats, Mayolee crea un progetto lofi con produzioni che prendono in prestito da diversi generi musicali globali che influenzano il fascino contemporaneo di Afrobeats.

L’apertura con la canzone afropop “They’ll Never Know”, voci sussurrate accolgono gli ascoltatori in un’esperienza vellutata di toni ricchi trasportati da un arrangiamento mid-tempo di percussioni, archi e accordi.

Questa rilassante esperienza vocale continua in modo fluido in “Vacancy”, dove Mayolee utilizza senza sforzo la miscela dancehall e hip-hop che dà forma alla musica Konto nigeriana. Semplici campioni vocali si intrecciano sul ritmo boom-bap di “Looking Good”, riecheggiando il fascino universale della musica rap e la sua maggiore influenza sulla musica lofi.

Mayolee usa maliziosamente gli accordi per riflettere i flussi afrobeat sulle percussioni di “Have Some Fun”, catturando lo spirito vibrante dell’afropop.

Utilizza liberamente le percussioni africane in “Call Me” e “Better Off”, suonando la batteria in stile folk per fornire un’esposizione delle profondità sonore e dell’industria della musica pop afrobeat.

Con “Afro Station”, Mayolee crea una frequenza sonora glaciale a cui gli ascoltatori possono connettersi, offrendo musica infusa con il ricco spirito degli afrobeat pur mantenendo elementi lofi contemporanei accessibili a livello globale.

Voti: /10

• 0-1.9: Delusione
• 2.0-3.9: Può fare meglio
• 4,0-5,9: media
• 6.0-7.9: Passaggio
• 8.0-10: eccezionale

Grado di fatshimetria: /10

Sequenza dell’album: 1.6/2
Scrittura di canzoni, temi e performance: 1.6/2
Produzione: 1,7/2
Piacere e Soddisfazione: 1,5/2
Esecuzione: 1,5/2

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