Nell’attuale contesto economico della Repubblica Democratica del Congo, la questione della dedollarizzazione dell’economia e il suo impatto sulla valutazione del franco congolese è più che mai al centro dei dibattiti. La recente direttiva del governatore della Banca del Congo (BCC) che richiede la conversione dei terminali di pagamento elettronico in valuta nazionale solleva interrogativi fondamentali sulle misure da adottare per sostenere la stabilità della valuta locale.
Questa decisione, presa nell’ambito di una più ampia strategia di dedollarizzazione dell’economia, mira a rafforzare l’uso del franco congolese nelle transazioni commerciali e finanziarie. In effetti, l’uso diffuso del dollaro americano nel paese ha contribuito a indebolire il valore della valuta nazionale, portando a un costante deprezzamento e a un’eccessiva dipendenza dalla valuta estera.
Per chiarire questo tema cruciale, tre eminenti esperti sono stati invitati sul set dello spettacolo “Fatshimetrie”: Jean-Paul Nemoyato, Godé Mpoy e Fabrice Ngabo. Ognuno di loro porterà la propria esperienza in economia, fiscalità e finanza per discutere le implicazioni di questa misura sull’economia congolese.
Jean-Paul Nemoyato, professore di economia, sottolinea l’importanza di promuovere l’uso del franco congolese nelle transazioni quotidiane per rafforzare la sovranità monetaria del paese e limitare la volatilità dei cambi. Per lui, questa direttiva della BCC costituisce un passo cruciale per ripristinare la fiducia degli attori economici nella valuta nazionale.
Godé Mpoy, esperto fiscale, sottolinea le sfide legate all’attuazione di questa misura, in particolare in termini di formazione del personale, cambiamento delle abitudini di consumo e accettazione da parte dei commercianti. Sottolinea inoltre l’importanza di sostenere questa transizione con politiche pubbliche di incentivazione volte a promuovere l’uso del franco congolese.
Fabrice Ngabo, ricercatore e consulente in fiscalità e finanza, mette in guardia dai possibili effetti indesiderati di una brusca dedollarizzazione dell’economia, in particolare sulla stabilità finanziaria e la competitività delle imprese. Raccomanda un approccio graduale, accompagnato da misure di incentivazione e sensibilizzazione per garantire il successo di questa transizione.
In definitiva, il dibattito avviato da questa misura della BCC apre la strada a una riflessione approfondita sulle modalità per rafforzare l’economia congolese e stabilizzare il valore del franco congolese. Al di là delle questioni tecniche ed economiche, si profila all’orizzonte anche la messa in discussione dell’identità monetaria e della sovranità finanziaria del paese.