Il recente incidente avvenuto presso l’enorme raffineria di petrolio di Irbil, in Iraq, ha causato eccitazione e preoccupazione nella regione. La testimonianza di un testimone oculare Fakhir Talib rivela una scena terrificante, dove un’esplosione iniziale ha scatenato un enorme incendio, lasciando i vigili del fuoco sopraffatti e incapaci di controllare le fiamme divoranti.
Durante questo evento, almeno dieci vigili del fuoco sono rimasti feriti, tre camion dei pompieri sono stati distrutti e un denso fumo nero si è alzato nel cielo, immergendo parte della città nell’oscurità. Le squadre di protezione civile della regione sono state mobilitate in forze, con più di 40 squadre di vigili del fuoco che hanno combattuto instancabilmente il furioso incendio.
L’origine del disastro è stata attribuita ad un guasto elettrico, escludendo così qualsiasi dolo. Le conseguenze furono però devastanti, con ingenti perdite materiali e umane. La raffineria, che produce principalmente benzina, cherosene e petrolio bianco, è uno dei principali centri economici della regione.
Un operaio della raffineria ha testimoniato che circa 40 serbatoi di carburante, ciascuno contenente 18.000 litri, sono stati colpiti dalle fiamme. La metà di essi bruciava, rappresentando un grave pericolo per l’ambiente e l’incolumità dei residenti.
Nonostante la portata del disastro, sono state evidenziate l’unità e la resilienza delle squadre di soccorso. Le autocisterne del comune si sono precipitate a rifornire d’acqua i camion dei pompieri, dimostrando la loro determinazione a controllare la situazione e proteggere i cittadini.
Questo tragico incidente evidenzia ancora una volta l’importanza della sicurezza delle infrastrutture industriali e la necessità di rigorose misure preventive per evitare tali disastri in futuro.
La popolazione di Irbil e della regione si riprenderà da questa dura prova, rafforzando la propria solidarietà e il proprio impegno per la ricostruzione e la resilienza di fronte alle avversità.