Crisi umanitaria in Uganda: strutture sanitarie e scuole negli insediamenti di rifugiati in pericolo

“Fatshimetry: l’impatto delle sfide sulle strutture sanitarie negli insediamenti di rifugiati in Uganda”

L’attuale crisi delle strutture sanitarie negli insediamenti di rifugiati in Uganda sta diventando sempre più preoccupante. La carenza di finanziamenti ha avuto un grave impatto sui servizi essenziali. Il settore sanitario, che serve sia i rifugiati che le comunità ospitanti, è particolarmente colpito, con riduzioni del personale e gravi carenze di forniture mediche. Un’epidemia di congiuntivite ha ulteriormente messo a dura prova i servizi sanitari, colpendo diversi insediamenti di rifugiati.

Anche le scuole sono sotto pressione. Le scuole si trovano ad affrontare un grave sovraffollamento e vi è una grave carenza di insegnanti e di materiale didattico. Questa situazione è particolarmente preoccupante perché i bambini rappresentano più della metà della popolazione rifugiata, il che evidenzia l’urgenza di mantenere i sistemi educativi per evitare una generazione perduta.

Anche i servizi di protezione subiscono ripercussioni, con notevoli ritardi nella registrazione dei rifugiati a causa della mancanza di materiali e attrezzature necessarie. Ciò non solo ostacola l’integrazione dei rifugiati nelle comunità ospitanti, ma influisce anche sul loro accesso ai servizi di base e sui loro diritti.

Riconoscendo l’urgenza della situazione, l’UNHCR e funzionari ugandesi di alto livello si sono impegnati in attività di advocacy internazionale, visitando partner chiave in Danimarca, Paesi Bassi, Belgio e istituzioni dell’UE. Questi sforzi mirano a evidenziare le terribili conseguenze della riduzione dei finanziamenti e a garantire risorse aggiuntive per sostenere sia i rifugiati che le comunità ospitanti.

Nonostante queste sfide, l’Uganda resta fedele agli impegni assunti al Forum globale sui rifugiati del 2023, puntando a una maggiore inclusione socioeconomica e all’autosufficienza dei rifugiati. Tuttavia, il Piano di risposta ai rifugiati dell’Uganda 2024, che mira a raccogliere 858 milioni di dollari per sostenere più di 1,67 milioni di rifugiati e 2,7 milioni di membri della comunità ospitante, ha ricevuto solo il 13% dei fondi necessari.

Queste sfide evidenziano l’importanza fondamentale di un’azione internazionale continuativa per sostenere le popolazioni vulnerabili in Uganda. È imperativo mobilitare risorse e coordinare gli sforzi per garantire condizioni di vita dignitose ai rifugiati e alle comunità ospitanti nel Paese.

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