Recentemente ha suscitato scalpore l’esclusione di esponenti di spicco del partito politico di Benin City, tra cui il vicepresidente nazionale (Sud-Sud), Dan Orbih. Infatti, il partito PDP ha deciso di espellerli per attività contrarie alla linea del partito. La decisione, annunciata dal segretario alla pubblicità del partito, Ogie Vasco, ha colpito anche il signor Omoregie Ihama, ex membro della Camera dei Rappresentanti.
Questa espulsione, avvenuta durante una riunione del Comitato di lavoro statale, ha suscitato numerose reazioni. Le espulsioni di Shaibu, Orbih e Ihama riflettono una profonda disputa interna al partito. Tuttavia, Orbih si è difeso affermando che il comitato non ha il potere di sospendere un membro del Comitato di Lavoro Nazionale o di espellere qualcuno senza rispettare le disposizioni della costituzione del partito.
Questo episodio evidenzia le tensioni e le divisioni che possono sorgere all’interno dei partiti politici, anche tra i loro esponenti più importanti. Richiama inoltre la necessità che le organizzazioni politiche agiscano in conformità con le proprie regole e procedure interne.
L’esclusione di questi esponenti influenti solleva interrogativi sul futuro del partito a Benin City e sulle sue possibili ricadute sulla scena politica locale. Potrebbe essere questo un segnale di crescente instabilità all’interno del PDP, o al contrario l’inizio di una ristrutturazione più profonda e necessaria?
Le risposte a queste domande rimangono per il momento senza risposta, ma una cosa è certa: questa espulsione segna una svolta importante nella storia politica di Benin City e solleva notevoli questioni per il futuro del partito e della regione.
In sintesi, l’esclusione di esponenti chiave del partito politico di Benin City apre la strada a nuove prospettive e incertezze sul futuro del partito e sulla scena politica locale. Questa decisione potrebbe avere ripercussioni significative e segnare una svolta nella storia politica della città.