Dramma a Kanyaruchinya: crudele negligenza medica in un sito di sfollati

**Dramma a Kanyaruchinya: il disagio degli sfollati di fronte all’insufficienza delle cure mediche**

Da quasi un mese, il sito degli sfollati di Kanyaruchinya, nel territorio di Nyiragongo, è teatro di strazianti tragedie umane. Quattro sfollati sono morti lì in circostanze tragiche, evidenziando le evidenti lacune nell’assistenza medica di questa popolazione vulnerabile. Il presidente del sito, Theo Musekera, lancia l’allarme e denuncia il calvario vissuto dagli sfollati malati, abbandonati al loro destino.

La situazione è molto preoccupante, con gli infermieri sopraffatti dagli eventi e un centro sanitario in fallimento. Theo Musekera sottolinea la mancanza di medicine e il licenziamento degli sfollati malati da parte del personale sanitario, che si ritrova poi abbandonato a se stesso nei loro precari rifugi. La storia straziante di uno sfollato licenziato dal centro sanitario per mancanza di un medico disponibile, trasferito all’ospedale di Virunga dove è morto nonostante gli sforzi profusi, rivela l’entità del disastro.

Di fronte all’urgenza della situazione, la richiesta di aiuto è chiara: il governo congolese e le organizzazioni umanitarie devono intervenire rapidamente per evitare ulteriori tragedie. Gli sfollati non devono morire a causa di malattie che potrebbero essere adeguatamente curate. Il grido del cuore di Theo Musekera risuona come un appello alla solidarietà e all’azione per salvare vite umane in pericolo.

Le smentite della caposala del centro sanitario riguardo ad una possibile carenza di scorte di medicinali non possono oscurare la realtà sul campo. La fiducia nella capacità delle autorità locali di fornire un’assistenza medica adeguata è vacillante. La presenza di MSF/Belgio e dell’ufficio centrale della zona sanitaria di Nyiragongo non è sufficiente a compensare le carenze osservate. È imperativo agire con urgenza per fermare questa spirale di morti prevenibili.

In questo luogo di desolazione e sofferenza, è imperativo ripristinare la dignità degli sfollati garantendo loro l’accesso a cure di qualità. La comunità internazionale non può restare indifferente al dramma umano che si consuma a Kanyaruchinya. È tempo di agire e adottare misure concrete per salvare vite umane, affinché una simile tragedia non si ripeta mai più in questo luogo di sfollati.

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