Giovedì scorso, migliaia di manifestanti sono scesi nelle strade di Nairobi, la capitale del Kenya, così come in altre grandi città e paesi del Paese. La loro richiesta era chiara: chiedevano ai legislatori di respingere un disegno di legge finanziaria che imponeva nuove tasse ai cittadini keniani.
Questa intensa scena di protesta è stata caratterizzata da scontri tra manifestanti e polizia, con immagini sorprendenti di manifestanti che restituivano i lacrimogeni lanciati dalla polizia. Questi eventi hanno cristallizzato le preoccupazioni della popolazione riguardo alle crescenti pressioni finanziarie che devono affrontare.
Nel frattempo, in Sud Africa, Cyril Ramaphosa ha prestato giuramento per un secondo mandato come presidente, segnando una storica vittoria elettorale con il sostegno di una coalizione di partiti, la prima nei 30 anni di governo del paese.
La cerimonia di investitura si è svolta solennemente a Pretoria, capitale amministrativa del Sudafrica, sotto lo sguardo attento dei sudafricani riuniti per celebrare questa occasione. L’immagine di Ramaphosa che presta giuramento davanti al giudice capo Raymond Zondo simboleggia un momento potente nella storia politica del paese.
Gli applausi e le grida di gioia dei cittadini riuniti in questa giornata memorabile hanno evidenziato l’importanza della voce del popolo nella democrazia sudafricana. Mentre il continente africano si trova ad affrontare diverse sfide politiche ed economiche, questi recenti eventi riaffermano l’impegno dei cittadini a difendere i propri diritti e a partecipare attivamente alla vita politica del proprio Paese.