“In questo giorno del 22 giugno 2024, un grande evento ha avuto luogo alla Cité de l’UA, dove il Presidente della Repubblica Democratica del Congo, Félix Tshisekedi, ha avuto l’onore di incontrare il Sig. André Flahaut, Ministro di Stato e ex Presidente della Camera dei Rappresentanti del Belgio L’incontro, caratterizzato dal cameratismo e dal sostegno, mirava a discutere le questioni della cooperazione bilaterale tra il Belgio e la RDC, nonché la situazione critica della guerra nell’est del paese.
André Flahaut, durante questo scambio, ha sottolineato l’importanza delle relazioni amichevoli e di sostegno tra le due nazioni. Ha inoltre espresso la sua indignazione per l’aggressione subita dalla RDC da parte del Ruanda, denunciando con vigore le incoerenze nell’applicazione del diritto internazionale. Questa situazione complessa, in cui si intrecciano questioni politiche e umanitarie, richiede un’azione concertata e una mobilitazione internazionale per porre fine alla violenza che dilania il Congo orientale.
Il messaggio inviato da Flahaut è chiaro: l’Europa non deve voltarsi dall’altra parte di fronte a questa grave crisi. È fondamentale sensibilizzare e mobilitare gli attori politici e la società civile per spingere per una soluzione pacifica e duratura a questo conflitto. In qualità di leader politico influente, André Flahaut si pone come un fervente difensore della pace e della stabilità nella regione, chiedendo un’azione ferma e determinata per porre fine alle sofferenze delle popolazioni vittime di questo conflitto.
Questo incontro tra il presidente Tshisekedi e il ministro di Stato Flahaut segna un passo importante nelle relazioni tra la RDC e il Belgio e sottolinea l’urgenza di una cooperazione rafforzata per affrontare le sfide comuni che si presentano in questa parte dell’Africa. Speriamo che questo incontro sia il preludio a un’azione concertata ed efficace per porre fine alla violenza e all’instabilità che affliggono l’est della RDC e aprire la strada a un futuro di pace e prosperità per l’intera regione”.