La recente dichiarazione del primo ministro egiziano Mostafa Madbouly in merito a un improvviso incidente tecnico in un giacimento di gas in un “paese vicino” ha evidenziato le sfide energetiche che l’Egitto deve affrontare. Ha detto che l’interruzione in un vicino giacimento di gas ha portato ad un aumento delle interruzioni di corrente in Egitto a causa del calo delle forniture di carburante alle centrali elettriche.
Ha spiegato che uno dei campi del paese vicino si è rotto, ha subito un malfunzionamento tecnico e si è spento improvvisamente per 12 ore. È stata messa in atto una risposta rapida per risolvere la situazione e il campo in questione è nuovamente operativo a pieno regime da mercoledì mattina.
Tuttavia, questa dichiarazione del Primo Ministro non ha chiarito tutte le zone grigie. In effetti, molte domande rimangono senza risposta, in particolare riguardo al luogo specifico dell’incidente, alla regione colpita e alla società operatrice. Alcuni avanzano la possibilità che il giacimento in questione sia situato in Israele, sapendo che l’Egitto importa gas da Israele per soddisfare il proprio fabbisogno locale, ed esporta il surplus in Europa dopo averlo liquefatto negli impianti di liquefazione Adco e Damietta, rendendo l’Egitto un polo energetico regionale. centro.
In effetti, le esportazioni di gas israeliane verso l’Egitto hanno raggiunto circa 5,8 miliardi di metri cubi nel 2022. Prima dello scoppio della guerra a Gaza lo scorso ottobre, si prevedeva che queste esportazioni sarebbero aumentate. Tuttavia, dopo il conflitto, le importazioni di gas naturale israeliano in Egitto sono diminuite di circa il 19%, a circa 650 milioni di piedi cubi al giorno il 9 ottobre, invece degli 800 milioni previsti. Questa diminuzione è dovuta alle istruzioni impartite da Israele alla Chevron di interrompere la produzione di gas naturale nel giacimento di Tamar a causa della guerra.
Nonostante questo periodo di calo delle importazioni, l’Egitto ha registrato numeri record durante il primo trimestre del 2024. Le importazioni totali di gas israeliano in Egitto sono aumentate a 2,63 miliardi di metri cubi nel primo trimestre del 2024, rispetto a 1,85 miliardi di metri cubi nello stesso periodo. nel 2023 un incremento annuo di 744 milioni di metri cubi.
A gennaio, le importazioni di gas israeliano in Egitto sono salite a 913 milioni di metri cubi, il secondo livello più alto della storia, rispetto ai 740 milioni di metri cubi di gennaio 2023. Sebbene le cifre siano leggermente diminuite a febbraio, con importazioni di 785 milioni di metri cubi, rimangono elevato rispetto all’anno precedente. A marzo le importazioni hanno raggiunto il livello record di 933 milioni di metri cubi, rispetto agli 814 milioni di metri cubi di marzo 2023.
Questa tendenza al rialzo delle importazioni di gas israeliano in Egitto evidenzia la crescente importanza di questa relazione energetica tra i due paesi. Mentre l’Egitto cerca di diversificare le sue fonti di approvvigionamento energetico, le importazioni di gas da Israele continuano a svolgere un ruolo cruciale nel garantire il suo approvvigionamento energetico.