Fatshimetria
Da settimane, migliaia di sfollati si stanno riversando nel comune rurale di Lubero-centro, in fuga dagli scontri tra le forze armate regolari congolesi (FARDC) e i ribelli dell’M23 nella regione. Questa ondata di massicci sfollamenti è il triste riflesso di una crisi umanitaria che sta crescendo nel Nord Kivu, lasciando intere famiglie indigenti e senza risorse, costrette a fuggire per sfuggire alla violenza.
Costituiti per lo più da donne e bambini, questi sfollati arrivano a Lubero-centro dopo aver percorso decine di chilometri a piedi, in condizioni estremamente precarie. Testimoni di sofferenze incommensurabili, esprimono il loro disagio e il loro grido di aiuto, chiedendo assistenza in termini di cibo, medicine e protezione. La loro toccante storia evidenzia la vulnerabilità di queste popolazioni intrappolate in un devastante conflitto armato.
Le storie degli sfollati sono toccanti, descrivono un viaggio difficile ed estenuante, pieno di privazioni e paura. Alcuni hanno dovuto camminare per giorni, senza acqua né cibo, esposti ai pericoli della strada. Le infrastrutture di accoglienza del centro di Lubero si trovano spesso sopraffatte, con gli sfollati che trovano rifugio come meglio possono nelle scuole o all’aria aperta, in condizioni di vita precarie e disumanizzanti.
La comunità umanitaria presente nella regione ha dovuto affrontare anche difficoltà logistiche e di sicurezza, mettendo a repentaglio le operazioni di assistenza e di aiuto umanitario. La situazione è tanto più preoccupante in quanto gli attori umanitari faticano ad accedere alle zone di conflitto, limitando così la portata della loro azione e la protezione delle popolazioni vulnerabili.
Di fronte a questa grave crisi umanitaria, è urgente adottare misure concrete per rispondere ai bisogni urgenti degli sfollati e garantire la loro sicurezza e protezione. Il governo congolese, in collaborazione con i partner umanitari e la comunità internazionale, deve intensificare i propri sforzi per porre fine alla violenza, garantire un accesso umanitario libero e sicuro e consentire il ritorno delle popolazioni sfollate nei loro ambienti originari.
In questi tempi bui e difficili, sono necessarie solidarietà e umanità per fornire un sostegno essenziale alle vittime di questo conflitto mortale. È tempo di agire, di andare incontro a chi ha perso tutto, di restituire speranza e dignità a migliaia di esseri umani presi nel tormento della guerra. È giunto il momento della compassione e dell’azione, affinché la sofferenza degli sfollati del Nord Kivu non rimanga irrisolta.