Il memoriale dell’assassinio di Jovenel Moïse: tre anni dopo

Il memoriale dell’assassinio di Jovenel Moïse: un triste anniversario

Il 7 luglio 2021 ricorre il terzo anniversario dell’assassinio del presidente Jovenel Moïse, un tragico evento che segnò profondamente Haiti. Nel corso di una cerimonia commemorativa, il primo ministro Garry Conille e nove membri del consiglio di transizione si sono riuniti per rendere omaggio alla memoria del defunto presidente.

Jovenel Moïse è stato brutalmente colpito e ucciso dodici volte quando un gruppo di tiratori ha invaso la sua residenza a Port-au-Prince. Questo attacco costò la vita al presidente e ferì gravemente sua moglie Martine Moïse. Da allora, diverse persone sono state arrestate, tra cui undici uomini attualmente sotto custodia statunitense.

La procura statunitense ha svelato un complotto per eliminare il presidente Moïse e trarre profitto dagli appalti dell’amministrazione del suo successore. Tra gli arrestati ci sono diciotto ex soldati colombiani detenuti ad Haiti. Il presidente del Consiglio di transizione, Edgard Leblanc Fils, ha sottolineato la necessità di proseguire le indagini per arrestare tutti i responsabili di questo crimine atroce.

Dopo l’assassinio di Jovenel Moïse, Haiti è stata scossa da un’ondata di violenza tra bande, costringendo l’allora primo ministro Ariel Henry a richiedere lo spiegamento di una forza armata. In risposta a questa crisi, una prima unità di polizia straniera, sostenuta dall’ONU, è arrivata ad Haiti alla fine di giugno, due anni dopo la richiesta urgente di assistenza da parte del paese per arginare l’ascesa delle bande criminali.

Secondo l’UNICEF, le bande armate hanno ormai preso il controllo dell’80% della capitale, sfollando migliaia di persone, tra cui 300.000 bambini. Questa situazione allarmante ha evidenziato la crescente vulnerabilità del Paese e la necessità di una risposta efficace per ripristinare la sicurezza e la stabilità ad Haiti.

In questo triste anniversario, mentre la nazione haitiana piange la perdita del suo presidente, è essenziale che sia fatta giustizia e che i responsabili di questo atto atroce siano assicurati alla giustizia. Il popolo di Haiti merita di vivere in un Paese pacifico e prospero, libero dalla costante minaccia della violenza delle bande e dell’instabilità politica. Speriamo che vengano adottate misure concrete per garantire un futuro migliore ad Haiti e alla sua martoriata popolazione.

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