Il presidente Bassirou Diomaye Faye del Senegal è considerato il capo di stato più giovane dell’Africa e deve affrontare una sfida ardua: unire un blocco regionale indebolito e più vecchio di lui. Alla guida di una missione per riportare Mali, Niger e Burkina Faso nell’ECOWAS al vertice dell’organizzazione ad Abuja, Faye affronta la sfida di ripristinare la cooperazione regionale.
I tre paesi in questione hanno lasciato l’ECOWAS per formare la propria alleanza in seguito ai colpi di stato militari che hanno reciso i legami con i loro vicini dell’Africa occidentale. In qualità di inviato di pace sostenuto dal presidente togolese Faure Essozimna Gnassingbe, Faye è considerato il leader nella posizione migliore per portare a termine questa missione di reintegrazione.
Al di là degli aspetti di sicurezza e collaborazione economica, l’ECOWAS ha visto la sua influenza diminuire negli ultimi anni, secondo Afolabi Adekaiyaoja del Centro per la democrazia e lo sviluppo. Questo nuovo ruolo offre a Faye l’opportunità di lavorare per riforme volte a rendere l’ECOWAS più autonomo e sostenibile.
Il presidente Faye incarna una visione radicalmente opposta a quella dei tre leader militari. Le sue elezioni trasparenti contrastano con le elezioni truccate che hanno devastato la regione. La volontà del Senegal di rinegoziare i contratti con gli operatori stranieri al fine di ridurre la propria dipendenza trova una risposta favorevole tra le giunte al potere.
Al di là di questi problemi, la giovinezza di Faye, unita alla sua esperienza come ispettore fiscale, è vista come una risorsa per aprire il dialogo con le sue controparti. Tuttavia, il suo compito non sarà facile, date le preoccupazioni più ampie dei tre paesi sul funzionamento dell’ECOWAS e la percepita interferenza da parte dell’ex potenza coloniale francese.
Il successo della missione di Faye dipenderà dalla sua capacità di coordinarsi e trovare un terreno comune con i vari leader della regione. La sua età, sebbene giovane per un presidente africano, potrebbe essere un catalizzatore per stabilire un dialogo costruttivo e una diplomazia efficace.
In breve, la sfida che il presidente Faye deve affrontare è scoraggiante, ma la sua determinazione a ristabilire la cooperazione regionale all’interno dell’ECOWAS offre un barlume di speranza per il futuro dell’Africa occidentale.