**Diplomazia francofona: appello all’azione contro l’aggressione nella RDC**
In un contesto globale tormentato da molteplici conflitti, l’Assemblea parlamentare francofona di Montreal è stata teatro di un dibattito di capitale importanza. La delegazione congolese, guidata da Vital Kamerhe, ha giustamente e fermamente denunciato la mancanza di posizione assunta dal Segretario Generale dell’Organizzazione Internazionale della Francofonia (OIF) di fronte all’aggressione subita dalla Repubblica Democratica del Congo (RDC) da parte del Ruanda. .
Questa omissione sembra rivelare un tentativo deliberato di minimizzare la gravità della situazione prevalente nella parte orientale della RDC, dove migliaia di soldati ruandesi sono stati dispiegati, seminando terrore e causando innumerevoli sofferenze tra la popolazione congolese. Vital Kamerhe non ha esitato a denunciare questo silenzio colpevole e ad esprimere la determinazione del Parlamento congolese ad ottenere azioni concrete dall’OIF.
Rapporti allarmanti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite evidenziano la massiccia presenza di truppe ruandesi che operano sul territorio congolese, controllando le operazioni dell’M23 e commettendo abusi inaccettabili contro le popolazioni civili. I numeri sono schiaccianti, con milioni di sfollati, interi villaggi devastati e disgustose atrocità documentate dagli esperti delle Nazioni Unite.
È urgente che la comunità internazionale prenda coscienza della gravità della situazione nella RDC, che non ha nulla da invidiare alle tragedie che si verificano nel resto del mondo. Il genocidio e la sofferenza del popolo congolese non possono più essere ignorati. È giunto il momento di mettere le parole in fatti e di chiedere applicazione e sanzioni contro i responsabili di questi crimini atroci.
In quanto membro della Francofonia, la RDC merita il sostegno e la solidarietà dei suoi partner, per far fronte a questa ingiustificabile aggressione e porre fine alla sofferenza delle popolazioni. L’appello all’azione lanciato dalla delegazione congolese deve essere ascoltato e seguito da misure concrete, per ripristinare la pace e la dignità in questa regione devastata dalla guerra.
È tempo che la Francofonia sia all’altezza dei suoi valori di solidarietà e giustizia, rispondendo con fermezza e determinazione all’appello lanciato da coloro che oggi sono i portavoce di un popolo sofferente. La pace e la giustizia nella RDC non possono più aspettare, è giunto il momento di agire.
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