**Fatshimetrie – Famiglie sfollate a Djugu nella RDC: necessità di costruire rifugi**
Resta preoccupante la situazione delle famiglie sfollate nel territorio di Djugu, nella Repubblica Democratica del Congo, con circa duemila famiglie che hanno deciso di stabilirsi definitivamente nei luoghi di rifugio. Dopo anni di attesa per un ritorno duraturo ai villaggi di origine, la persistente violenza li costringe a considerare una soluzione alternativa. È in questo difficile contesto che gli sfollati lanciano un appello urgente agli operatori umanitari e al governo affinché li aiutino a costruire rifugi dignitosi, per poter lasciare i luoghi dove le condizioni di vita peggiorano ogni giorno a causa della mancanza di assistenza.
La storia di questi sfollati è segnata da anni di incertezza e dolorosi tentativi di ritornare nei villaggi devastati dagli abusi dei gruppi armati. Sono state la resilienza e la perseveranza a portarli a prendere la difficile decisione di rimanere nei luoghi di rifugio, in cerca di stabilità e sicurezza.
Le famiglie sfollate da siti come Savo, Tsukpa e Lala hanno mostrato una notevole iniziativa nell’acquisire appezzamenti di terreno per insediarsi in modo sostenibile. Hanno però bisogno di un aiuto concreto per costruire rifugi adatti alle loro esigenze, essenziali per la loro protezione e dignità. La lamiera, indispensabile per garantire un minimo di comfort, è richiesta anche agli operatori umanitari per sostenere questo processo di ricollocazione.
L’intervento del coordinatore degli affari umanitari delle Nazioni Unite nella RDC, Bruno Lemarquis, dimostra il riconoscimento dell’urgenza della situazione e della necessità di fornire un sostegno concreto a queste famiglie vulnerabili. Nonostante le risorse limitate, incoraggia questo approccio verso una soluzione duratura che enfatizza l’autonomia e il desiderio degli sfollati di ricostruire la propria vita.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) ha svolto un lavoro importante costruendo già seicento rifugi per sfollati alla periferia della città di Bunia. Questa iniziativa, per quanto lodevole, evidenzia anche la portata dei bisogni e la necessità di un’azione concertata per aiutare tutte le famiglie sfollate che aspirano a una vita migliore.
In conclusione, la situazione delle famiglie sfollate a Djugu nella RDC illustra la resilienza e la determinazione di fronte alle avversità. L’urgenza di un’adeguata risposta umanitaria e la necessità di costruire rifugi dignitosi per queste famiglie in cerca di sicurezza e stabilità non possono essere ignorate. È fondamentale che gli attori umanitari e le autorità locali uniscano le forze per sostenere queste famiglie nella loro ricerca di un futuro più sicuro e stabile.