Fatshimetrie, 10 luglio 2024 – È stato compiuto un passo cruciale nella risoluzione di un conflitto fondiario tra la società Cap Congo e gli agricoltori di Mushie-pentane, nel territorio di Bagata, a Kwilu nella Repubblica Democratica del Congo. Di recente, infatti, è stato firmato un memorandum d’aspettativa tra le due parti in conflitto, segnando così un passo avanti verso la risoluzione di questo imbroglio.
Questo memorandum, frutto di intense trattative, mira a ripristinare la pace sociale e trovare un terreno comune tra l’azienda Cap Congo e gli agricoltori locali interessati dalla questione dei 42.000 ettari di terreno concessi all’azienda per lo sfruttamento intensivo e industriale. Sotto l’egida di Eric Kinzambi, deputato nazionale e mediatore del conflitto, le due parti hanno concordato condizioni di risarcimento caso per caso per gli agricoltori e il trasferimento del sito per sostenere le attività di Cap Congo nella regione, contribuendo così allo sviluppo locale.
È fondamentale rendere omaggio agli sforzi compiuti da Cap Congo in questa regione, sottolineando al tempo stesso l’importanza del rispetto dei diritti dei lavoratori indigeni. Eric Kinzambi ha quindi incoraggiato gli agricoltori alla pazienza e alla calma, mettendoli in guardia contro qualsiasi forma di manipolazione che possa compromettere la risoluzione pacifica del conflitto.
Questo memorandum di aspettative rappresenta un passo importante verso una soluzione duratura ed equa per entrambe le parti, dimostrando che è possibile conciliare gli interessi economici e sociali promuovendo allo stesso tempo lo sviluppo armonioso della regione. Sottolinea l’importanza del dialogo, della mediazione e del rispetto reciproco nella risoluzione dei conflitti fondiari, fornendo così un esempio positivo di cooperazione e comprensione reciproca.
In definitiva, questo memorandum di aspettative rappresenta un barlume di speranza per la risoluzione dei conflitti fondiari nella RDC, evidenziando l’importanza della consultazione, della trasparenza e dell’impegno comune per uno sviluppo sostenibile ed equo per tutte le parti interessate coinvolte.