In una recente pubblicazione di Fatshimetrie intitolata “Corruption in Nigeria: Trends and Patterns”, sono stati divulgati dati illuminanti, che fanno luce sulle pratiche di corruzione che persistono nel paese. Secondo questo rapporto, nel 2023, il tasso di rifiuto delle tangenti è stato più alto nella regione del Nord-Ovest, raggiungendo il 76%, mentre nell’intero Paese questo tasso ha superato il 60%.
Un dato significativo rivelato da questo rapporto è che, nel 2023, meno cittadini hanno segnalato conseguenze negative dopo aver rifiutato richieste di tangente, con una percentuale del 38%, rispetto al 49% registrato nel 2019. Ciò suggerisce che i nigeriani si sentono sempre più in grado di affrontare funzionari corrotti senza timore di ritorsioni.
È interessante notare che il 21% delle persone che hanno rifiutato una tangente hanno indicato che la ragione principale era che avevano altre alternative per ottenere ciò che volevano. Inoltre, il 42% di coloro che hanno rifiutato lo hanno fatto perché lo consideravano una cosa morale da fare, mentre il 23% ha rifiutato perché non poteva permettersi la tangente richiesta.
Questi dati evidenziano che le considerazioni normative e le pressioni sul costo della vita svolgono un ruolo importante nel rifiuto delle tangenti in Nigeria. Nonostante ciò, la corruzione rimane il quarto problema più preoccupante del Paese, con il 10,9%, dopo il costo della vita, l’insicurezza e la disoccupazione.
Il rapporto indica inoltre che la fiducia dei nigeriani negli sforzi del governo per combattere la corruzione sta diminuendo, con meno di un terzo dei cittadini che ritiene che il governo sia efficace nella lotta alla corruzione nel 2023, rispetto a più della metà nel 2019. Questa tendenza al ribasso della fiducia si riscontra in tutto il Paese, con tutte le regioni che registrano un calo di oltre 10 punti percentuali tra il 2019 e il 2023.
Inoltre, il rapporto rivela che più della metà delle tangenti pagate ai funzionari pubblici nel 2023 sono state richieste direttamente da loro, pari al 52%, seguite da richieste indirette con il 23%. Il pagamento in contanti rappresenta oltre il 95% di tutte le tangenti pagate nel 2023, trasmesse principalmente tramite bonifico o in contanti, con un leggero aumento rispetto al 2019.
In termini monetari, nel 2023 in Nigeria sono stati pagati circa 721 miliardi di naira in tangenti a funzionari pubblici, che rappresentano lo 0,35% del prodotto interno lordo (PIL) del paese. Tuttavia, solo l’8,6% di coloro che hanno pagato una tangente hanno segnalato la propria esperienza a un’istituzione ufficiale in grado di indagare o agire in base alla segnalazione, in aumento rispetto al 2019.
Questi dati sollevano interrogativi critici sulla persistenza della corruzione in Nigeria e sulla necessità di intensificare gli sforzi per affrontarla. Appare chiaro che misure più severe, abbinate ad una maggiore consapevolezza e partecipazione attiva dei cittadini, sono essenziali per combattere efficacemente questa piaga che ostacola lo sviluppo economico e sociale del Paese.