La Rete per i Diritti Umani (REDHO) ha recentemente allertato sulla situazione allarmante all’interno della prigione centrale di Kakwangura a Butembo, segnalando la morte di almeno 44 detenuti dall’inizio dell’anno. Questa tragedia ha messo in luce le deplorevoli condizioni carcerarie in cui vivono i detenuti, sollevando interrogativi sulla tutela dei diritti fondamentali all’interno dell’istituto carcerario.
Muhindo Wasivinywa, coordinatore di REDHO, esprime la sua seria preoccupazione per la potenziale trasformazione di questa prigione in un vero e proprio “luogo morente”. Condizioni di detenzione precarie, malnutrizione endemica e promiscuità tra i detenuti hanno creato un cocktail esplosivo, mettendo a rischio la salute e la vita dei detenuti. Questa situazione è tanto più preoccupante in quanto oltre 200 detenuti soffrono di malnutrizione, evidenziando l’urgenza di intervenire per prevenire ulteriori tragedie.
La crescente promiscuità, esacerbata dall’afflusso di nuovi detenuti, in particolare soldati delle FARDC, ha amplificato le già critiche condizioni all’interno della prigione di Kakwangura. Questo sovraffollamento carcerario non solo peggiora le condizioni di vita dei detenuti ma li espone anche a gravi rischi per la salute, compromettendo così la loro dignità e il loro diritto alla salute.
Di fronte a questo quadro allarmante, REDHO chiede alle autorità competenti una sensibilizzazione immediata e misure concrete volte a migliorare le condizioni di vita dei detenuti. È fondamentale che vengano intraprese azioni correttive il prima possibile per prevenire ulteriori perdite di vite umane e garantire il rispetto degli standard internazionali sui diritti umani.
Questa drammatica situazione nel carcere di Kakwangura sottolinea l’urgenza di una profonda riforma del sistema carcerario nella Repubblica Democratica del Congo, volta a garantire il rispetto dei diritti fondamentali di ogni individuo, anche dietro le sbarre. Le autorità sono ora chiamate ad agire con responsabilità e umanità per porre fine a questa tragedia umana.