Le questioni cruciali della protezione dei lavoratori agricoli esposti ai pesticidi tossici

Non è un segreto che le normative che regolano l’uso di agenti chimici pericolosi nelle attività agricole, in particolare nei vigneti e nei frutteti, sollevano importanti questioni relative ai diritti fondamentali dei lavoratori agricoli e dei residenti delle zone agricole. La recente pubblicazione da parte del governo di proposte di regolamentazione ha riacceso un dibattito cruciale sulla protezione di questi diritti di fronte all’esposizione di routine ad alti livelli di pesticidi tossici.

Una coalizione di sindacati dei lavoratori agricoli e organizzazioni della società civile ha contestato aspramente le proposte di regolamentazione sugli agenti chimici pericolosi ai sensi della legge sulla salute e sicurezza sul lavoro del Dipartimento del lavoro. Questi attori hanno evidenziato le implicazioni per il diritto a un processo decisionale amministrativo equo, alla partecipazione democratica e a un ambiente sicuro e sano per i lavoratori agricoli.

In una presentazione congiunta al Direttore generale del dipartimento, al Centro africano per la biodiversità, all’Unione commerciale dei lavoratori agricoli e portuali, al Progetto Women on Farms, all’Ubuntu Rural Women and Youth e alla Scuola di sanità pubblica dell’UCT, tra gli altri , ha respinto la procedura di pubblicazione e commento. Hanno sottolineato che la consultazione pubblica con i lavoratori agricoli e i residenti delle aree agricole è essenziale per riconoscere e correggere le numerose violazioni delle leggi sudafricane in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

È stata inoltre evidenziata la revoca della normativa 2021, che mirava ad allineare le etichette e le schede di sicurezza dei pesticidi agli standard internazionali del Sistema Generalmente Armonizzato (GHS) delle Nazioni Unite. Queste normative, entrate in vigore nel marzo 2021, richiedevano un approccio standardizzato alla comunicazione dei rischi chimici, utilizzando indicazioni di pericolo, pittogrammi e avvertenze sulle etichette dei prodotti.

Tuttavia, le nuove normative proposte mettono in discussione l’attuazione di tali norme e impongono nuovi obblighi per la protezione dei lavoratori esposti. Tali requisiti, volti a valutare i rischi chimici, attuare misure di controllo e fornire informazioni e formazione ai lavoratori che manipolano questi prodotti, sono essenziali per garantire la sicurezza dei lavoratori agricoli.

Sfortunatamente, la realtà sul campo rivela un quadro molto più oscuro. I lavoratori continuano a essere esposti a sostanze chimiche tossiche senza adeguati dispositivi di protezione o informazioni sui pericoli connessi. Inoltre, i meccanismi di monitoraggio e applicazione di queste normative rimangono insufficienti, lasciando i lavoratori in una posizione precaria.

È fondamentale che i governi adottino misure concrete per garantire la protezione dei lavoratori agricoli e dei residenti rurali esposti a sostanze chimiche pericolose. Una regolamentazione solida e un’applicazione rigorosa sono essenziali per promuovere condizioni di lavoro sicure e salutari.

In conclusione, è giunto il momento di agire in modo proattivo per porre fine all’esposizione dei lavoratori agricoli ai pesticidi tossici, garantendo il rispetto dei diritti fondamentali alla sicurezza e alla salute sul lavoro. La posta in gioco è alta ed è nostro dovere proteggere coloro che garantiscono la nostra sicurezza alimentare.

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