**Fatshimetrie: Koffi Olomide e la diplomazia culturale**
L’eminente cantante congolese Koffi Olomide è stato recentemente al centro delle cronache in seguito alle sue controverse dichiarazioni pronunciate nel corso del programma “Le basket” sulla Radiotélévision nationale congolaise (RTNC). Criticato per la sua mancanza di diplomazia, il cantante ha dovuto presentarsi davanti al Consiglio Superiore dell’Audiovisivo e della Comunicazione (CSAC) a Kinshasa per spiegare le sue ragioni.
Nella sua qualità di ambasciatore della cultura congolese, Koffi Olomide ha riconosciuto che dovrebbe essere più misurato nelle sue dichiarazioni, anche se fondate. Questa domanda evidenzia l’importanza della diplomazia culturale nei discorsi pubblici, soprattutto quando toccano argomenti delicati come i conflitti armati.
Nel corso del suo intervento alla trasmissione, Koffi Olomide ha affrontato il tema dell’aggressione ruandese e dell’avanzata delle truppe dell’M23 nel Nord Kivu. Commenti giudicati dal CSAC idonei a denigrare e smobilitare le Forze Armate della Repubblica Democratica del Congo (Fardc). Questo episodio mette in luce il delicato equilibrio tra libertà di espressione e responsabilità dei personaggi pubblici.
Questo caso solleva anche questioni più ampie sul ruolo degli artisti come ambasciatori culturali. Infatti, Koffi Olomide, come altri artisti come Maître Gims e Dadju, sono stati nominati ambasciatori della cultura congolese con l’obiettivo di promuovere la rumba, dichiarata patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’UNESCO. Questa nomina dà loro ulteriore responsabilità su come rappresentare il loro paese a livello internazionale.
In definitiva, questo caso evidenzia le sfide affrontate dagli artisti che assumono il ruolo di ambasciatori culturali. Sottolinea l’importanza della diplomazia nei discorsi pubblici, così come la necessità che i personaggi pubblici soppesino attentamente le loro parole, soprattutto quando toccano argomenti delicati. In qualità di ambasciatore della cultura congolese, si ricorda a Koffi Olomide che la sua voce si estende ben oltre i confini della musica e che la sua responsabilità come rappresentante del suo Paese è immensa.