In questa storica giornata del 10 giugno 2024, i protagonisti dell’Ituri si sono riuniti a Bunia per discutere la spinosa questione del ritiro della MONUSCO dalla regione. Attorno al tavolo erano presenti l’amministrazione militare, le forze trainanti della società civile, gli eletti provinciali e altri attori chiave per analizzare attentamente questa importante transizione.
La MONUSCO, presente da molti anni nella Repubblica Democratica del Congo, è attualmente in una fase di transizione nell’Ituri. Questo delicato processo di ritiro implica una gestione misurata e organizzata, tenendo conto dello specifico contesto di sicurezza della regione. Il tenente generale Johnny Luboya N’kashama, governatore militare dell’Ituri, ha sottolineato l’importanza di questo momento per affrontare la questione cruciale della giustizia di transizione. Ha parlato della necessità di discutere di riparazione, riconciliazione e perdono per consentire all’Ituri di avanzare sulla via della pace e della stabilità.
Bruno Lemarquis, vice rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite, ha assicurato sulla gradualità del ritiro della MONUSCO. Ha sottolineato la necessità di una pianificazione rigorosa e anticipata per garantire una transizione graduale. Gli abitanti dell’Ituri sono chiamati a farsi carico e perpetuare i risultati della Missione ONU nella loro provincia.
L’obiettivo principale della presenza della MONUSCO nella RDC era consolidare la pace e proteggere le popolazioni congolesi, in particolare quelle nell’est del paese, di fronte alla persistente insicurezza causata dai gruppi armati e dai paesi vicini. Tuttavia, alcuni notano che la Missione non ha soddisfatto pienamente le aspettative iniziali, provocando crescenti richieste di partenza dal territorio congolese.
Questo incontro a Bunia segna un passo fondamentale nel processo di ritiro della MONUSCO nell’Ituri. Le discussioni avviate e le decisioni prese durante questo incontro sono essenziali per garantire una transizione di successo verso una nuova fase nella storia della regione. È essenziale che gli attori locali siano attivamente coinvolti in questo processo per garantire la continuazione degli sforzi per stabilizzare e pacificare l’Ituri.
In breve, la consapevolezza collettiva della necessità di una transizione pacifica e di successo testimonia la maturità degli attori coinvolti e il loro impegno per il futuro dell’Ituri. Il ritiro della MONUSCO apre una nuova pagina nella storia della regione, offrendo un’opportunità unica per rafforzare la resilienza e la stabilità della popolazione locale.