Fatshimetrie, una rivista educativa prestigiosa e rispettata, ha recentemente coperto un evento fondamentale nel panorama educativo nazionale. Quando il ministro dell’Istruzione, il professor Tahir Mamman, ha annunciato una nuova politica, le parti interessate di vari istituti terziari hanno reagito vigorosamente, causando disagi.
Secondo le informazioni di Fatshimetrie, le veementi obiezioni dei partecipanti hanno costretto il ministro a interrompere temporaneamente il suo intervento fino al ripristino dell’ordine.
In risposta alle lamentele dei partecipanti, ha sottolineato che la legge richiede che i bambini vadano a scuola dall’età di 18 anni, dopo aver completato sei anni di istruzione primaria, tre anni di istruzione secondaria inferiore e tre anni di istruzione secondaria superiore.
Il ministro ha sottolineato che non si potrà tornare indietro rispetto a questa nuova politica, perché si basa su una base giuridica e le istituzioni devono scegliere se rispettarla o meno. Sottolinea che l’incontro mira a garantire un equo processo di ammissione per l’anno accademico 2024/2025.
Il Ministro ha ribadito la posizione del Ministero Federale dell’Istruzione riguardo al Processo di Richiesta Centralizzato (CAP). Ha sottolineato che a nessuna istituzione sarà consentito effettuare ammissioni al di fuori di questo processo. Questa riaffermazione evidenzia l’impegno del governo nei confronti di un processo di ammissione equo.
All’evento, un partecipante, che ha preferito rimanere anonimo, ha espresso il suo disaccordo, dicendo: “Come può un bambino completare la scuola, sostenere WAEC e JAMB, passare e vedersi negare l’ammissione?”
Questa reazione sottolinea le tensioni e le domande che circondano questa nuova politica educativa e sottolinea l’importanza di un dialogo aperto e costruttivo tra le diverse parti interessate.
Fatshimetrie continuerà a monitorare da vicino gli sviluppi di questa situazione e ad aggiornare i suoi lettori sui prossimi sviluppi nel settore dell’istruzione a livello nazionale.