**Yemen: tra tragedia e commedia sulle onde del Mar Rosso**
Lo Yemen, spesso descritto come uno dei paesi più poveri del mondo arabo, si trova intrappolato nei tormenti di un conflitto complesso in cui si scontrano attori regionali e internazionali. Al centro di questo tumulto ci sono gli Houthi, un movimento ribelle sciita la cui crescente influenza nella regione, in particolare nel Mar Rosso, solleva questioni cruciali sulla sicurezza marittima e sulla geopolitica.
Nati originariamente come forza di resistenza contro l’emarginazione della comunità Zaidi nello Yemen, gli Houthi si sono evoluti fino a diventare attori di primo piano sulla scena internazionale. La presa della capitale Sanaa nel 2014 ha innescato un intervento militare guidato dai sauditi, segnando l’inizio di un sanguinoso conflitto dalle conseguenze devastanti.
Nonostante la gravità della situazione, la tragedia dello Yemen sembra talvolta trasformarsi in una commedia internazionale di assurda ironia, dipingendo un quadro surrealista di questa tragedia in difficoltà. Gli attacchi Houthi contro navi e infrastrutture marittime nel Mar Rosso minacciano il commercio globale ed esacerbano le già elevate tensioni regionali.
Tuttavia, l’articolazione di questa crisi, spesso venata di una certa teatralità, non manca di mettere in discussione. Gli Houthi, nella loro ricerca di riconoscimento internazionale, sembrano destreggiarsi tra strategia e messa in scena, tra spettacolo mediatico e tattiche militari. Le ripercussioni delle loro azioni, sebbene gravi, a volte sembrano manifestarsi su basi più vicine al burlesque che a reali questioni geopolitiche.
Gli attacchi alle navi commerciali nel Mar Rosso, effettuati da droni o missili Houthi, sembrano a volte tratti da un copione hollywoodiano, creando così una dissonanza tra la gravità degli atti e l’assurdità della loro messa in scena. Il Mar Rosso, un tempo simbolo di prosperità e commercio, è oggi teatro di un gioco folle dove tragedia e commedia si mescolano in una danza macabra.
La comunità internazionale, divisa tra reazioni incoerenti e alleanze contraddittorie, sta lottando per trovare una soluzione a questo conflitto in continua crescita. Le Nazioni Unite, preda di sterili giochi diplomatici, sembrano impotenti di fronte all’amplificazione della violenza e della sofferenza che persistono nello Yemen.
Gli attori di questo dramma, guidati dagli Houthi, sono riusciti a trasformare una crisi umanitaria in una pantomima internazionale, dove l’assurdo si confronta con il tragico in un valzer disastroso. Il Mar Rosso, muta testimone di questa tragedia in divenire, sembra ormai condannato a restare teatro di un conflitto il cui esito resta incerto..
Di fronte a questo spettacolo desolante, resta la domanda: come prendere sul serio una situazione dove l’assurdo prevale sulla realtà, dove la commedia supera la tragedia? Finché lo Yemen continuerà a fare da sfondo a questi tristi eventi, lo spettro di una nuova calamità incombe su una regione già devastata dagli orrori della guerra e della desolazione.
Insomma, lo Yemen, diviso tra ombra e luce, tra dramma e farsa, continua a sprofondare in un abisso di incertezza dove è in gioco il destino di un popolo dimenticato da tutti, vittima di una guerra di cui ancora non si conosce la fine .