Fatshimetrie, 22 luglio 2024 – Due individui si ritrovano sotto i riflettori dell’Alta Corte Militare per rispondere all’accusa di finanziamento del terrorismo nell’est della Repubblica Democratica del Congo. Il caso, che contrappose il revisore generale e il pubblico ministero al tenente colonnello Boji e ai suoi complici, attirò l’attenzione degli osservatori giudiziari.
Le udienze tenutesi a Kinshasa hanno visto sfilare gli imputati. Il primo, Mushagalusha Bahati Emmanuel, laureato ed ex commerciante in Uganda, ha ammesso di aver lavorato come sensibilizzatore per i commercianti di oro a Bukavu. Nelle sue dichiarazioni ha confermato che il cibo del suo datore di lavoro proveniva dal Ruanda, evidenziando così collegamenti transfrontalieri in queste attività sospette.
Il secondo imputato, Shikar Verma, ha negato qualsiasi partecipazione agli acquisti di oro a Bukavu, presentandosi come un semplice stagista responsabile della ristorazione del personale. La sua difesa insiste che stava per firmare un contratto di lavoro dopo uno stage di quattro mesi. La sua versione si oppone all’accusa contro di lui.
Il tenente colonnello Boji Murhula Marius, responsabile dell’intelligence militare nel Sud Kivu, è uno degli imputati in questo caso di finanziamento del terrorismo. Le accuse riguardano la sua presunta complicità nel trasferimento di denaro e oro tra gli sportelli di Bukavu e il governo ruandese, finanziando così gruppi terroristici. Questo caso rivela l’oscura realtà delle attività illecite che operano nelle zone di confine della RDC.
Nel corso dell’udienza il pubblico ministero ha sostenuto il rigetto delle richieste di libertà provvisoria per diversi imputati. L’avvocato difensore ha tentato di difendere le loro richieste, ma il tribunale militare deve ancora pronunciarsi su tali richieste.
Le indagini e il processo rivelano la portata delle implicazioni e delle ramificazioni del finanziamento del terrorismo in questa regione della RDC. Le autorità giudiziarie devono garantire che i responsabili siano ritenuti responsabili delle loro azioni e che venga fatta giustizia in questo caso cruciale per la sicurezza e la stabilità della regione.