Fatshimetrie, 22 luglio 2024 – Un recente annuncio diffuso sui social network ha seminato dubbi e preoccupazioni su possibili negoziati tra il governo congolese e il Movimento 23 marzo (M23)/RDF. Tuttavia, dopo un’indagine approfondita, si scopre che queste informazioni sono errate e costituiscono una notizia falsa.
La nota n. 288/PR/PDDRCS/CN/JBB/2024 del Programma di disarmo, smobilitazione, recupero e stabilizzazione della comunità (P-DDRCS) del 18 luglio 2024 menzionava la presunta missione dell’abate Bahala OKW’IBALE LUSHEKE JEAN BOSCO come nazionale Coordinatore per negoziare con i membri dell’M23 a Kampala. Tuttavia, contattato per chiarire la situazione, padre Bahala ha categoricamente negato queste accuse. Ha spiegato che si trovava in Uganda come parte di una missione di profilazione volta a facilitare il rimpatrio dei bambini congolesi rilasciati dall’Esercito di Resistenza del Signore (LRA) nella Repubblica Centrafricana.
Anche il governo congolese, attraverso il suo portavoce Patrick Muyaya, ha affermato che non sono in corso negoziati con l’M23. In questo modo, le voci e la disinformazione che circolavano sui social media sono state fugate.
La nozione di “profilazione” menzionata da padre Bahala merita di essere chiarita. Si tratta di un processo di identificazione e raccolta di informazioni finalizzato a comprendere meglio la situazione dei bambini congolesi rimpatriati e facilitare il loro reinserimento nelle loro famiglie. Questo lavoro di analisi e monitoraggio è essenziale per garantire il benessere e la sicurezza di questi giovani.
In definitiva, questo caso evidenzia l’importanza di controllare le proprie fonti e di non farsi influenzare da informazioni non verificate. In un contesto in cui proliferano le fake news, è fondamentale privilegiare la trasparenza e l’obiettività per preservare la verità e la credibilità dei fatti.