Atrocità dei ribelli a Babila-Bakaiko: una tragedia che costò la vita a sessanta persone

Fatshimetrie: Le atrocità dei ribelli a Babila-Bakaiko sarebbero morte sessanta persone

La situazione a Babila-Bakaiko nel territorio di Beni è diventata preoccupante con l’intensificarsi degli attacchi perpetrati dai ribelli dell’ADF. Secondo gli ultimi rapporti, il bilancio dei recenti attacchi nella regione ammonta a cinquanta persone morte, un bilancio precedentemente sottostimato che contava solo diciannove vittime. Questi attacchi, distribuiti nell’arco di due giorni, seminarono il terrore e portarono a novanta il numero totale dei morti segnalati in un periodo di una settimana.

Gli obiettivi dei ribelli erano tre villaggi: Mangambo, Katerain e Kotaokola. Il presidente della società civile della regione, Kinos Katuho, esprime la sua preoccupazione per l’aumento delle violenze perpetrate dalle ADF. Invita il governo congolese a rafforzare la presenza delle forze armate sul terreno per garantire la protezione delle popolazioni locali.

Poiché la regione è di difficile accesso, molti corpi delle vittime rimangono non identificati sulla scena degli attacchi. I giovani del villaggio hanno preso l’iniziativa di trasportare i resti all’obitorio dell’Ospedale Generale di Riferimento di Oicha per la loro sepoltura.

Di fronte a questa situazione allarmante, Kinos Katuho raccomanda operazioni militari congiunte tra le Forze armate della Repubblica Democratica del Congo (FARDC) e l’esercito ugandese (UPDF) per contrastare gli attacchi delle ADF.

Allo stato attuale, l’esercito congolese non ha ancora reagito pubblicamente ai tragici eventi accaduti a Babila-Bakaiko. La popolazione locale rimane nella paura e nell’aspettativa mentre la minaccia dei ribelli continua a pesare sulla regione.

La situazione della sicurezza a Beni rimane fragile e instabile. Sta diventando imperativo che le autorità congolesi agiscano in modo rapido ed efficace per porre fine alla violenza perpetrata dai gruppi armati. La protezione dei civili e il ripristino della pace nella regione devono essere una priorità assoluta per garantire la sicurezza e il benessere delle popolazioni locali.

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