Il carcere sovraffollato di Kinshasa: una tragedia umana da correggere

Fatshimetrie ha rivelato sabato una realtà allarmante, evidenziando la drammatica situazione nella più grande prigione del paese, a Kinshasa. Originariamente costruito per ospitare 1.500 detenuti, attualmente ne ospita più di 15.000, in condizioni deplorevoli. I detenuti sono stipati in celle sovraffollate, soffrono la fame e soffrono di malattie respiratorie e di origine idrica.

Durante la visita delle autorità è stata fatta una constatazione sorprendente: condizioni di vita disumane, detenuti malati e morenti, minori e donne ammassati, una situazione che interpella la coscienza collettiva. Nonostante gli avvertimenti delle autorità penitenziarie sulla pericolosità di alcuni padiglioni, il ministro della Giustizia Constant Mutamba ha affrontato i rischi avventurandosi nel padiglione 6, per valutare con i propri occhi l’urgenza dell’azione.

Questa visita ha portato ad una decisione cruciale: il rilascio immediato dei detenuti malati e dei minori, nonché la riabilitazione dei padiglioni più fatiscenti. Il ministro Mutamba ha annunciato un vasto piano per alleviare la congestione del carcere di Makala, con l’obiettivo di rilasciare almeno 7.500 detenuti nei prossimi mesi, al ritmo di 400 rilasci a settimana. Una misura essenziale per alleviare il sovraffollamento carcerario e migliorare le condizioni di detenzione.

Per garantire l’efficacia di questa operazione, il ministro ha preso una misura radicale vietando l’ammissione di nuovi detenuti nello stabilimento, nonostante l’arrivo di diverse decine di detenuti subito dopo il rilascio dei primi. Una decisione coraggiosa che dimostra la volontà delle autorità di porre rimedio a questa situazione critica.

Ora è imperativo mettere in atto misure a lungo termine per evitare che tali situazioni si ripetano. Devono essere prese in considerazione soluzioni come la riforma del sistema carcerario, la sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione della criminalità e la promozione di alternative alla carcerazione.

Evidenziando questa realtà scioccante, Fatshimetrie ricorda l’urgenza di agire per garantire il rispetto dei diritti fondamentali dei detenuti e assicurare una riabilitazione efficace. Auspicando che questa presa di coscienza collettiva porti ad azioni concrete e durature per porre fine a questa tragedia umana.

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