L’appello alla convivenza pacifica a Kisangani da parte del vice primo ministro

Fatshimetrie, 30 luglio 2024 – Nel cuore di Kisangani, la vivace capitale della provincia di Tshopo nella Repubblica Democratica del Congo, un toccante appello alla convivenza pacifica delle comunità locali risuona più forte che mai. È stato durante una visita itinerante in questa regione strategica che il vice primo ministro responsabile degli Interni, Jacquemin Shabani, ha parlato di superare le divisioni etniche e promuovere l’armonia tra residenti di diverse origini.

Di fronte ad una folla attenta riunita a Lubunga, sulle maestose rive del fiume Congo, il vice primo ministro ha ricordato l’importanza vitale di porre fine ai conflitti interetnici che un tempo insanguinavano la regione. Ha esortato Mbole e Lengola, comunità a volte divise da differenze storiche, ad abbracciare la convivenza pacifica come imperativo morale e pilastro dello sviluppo sostenibile.

Allo stesso tempo, Jacquemin Shabani ha sottolineato un altro aspetto cruciale della situazione locale, invocando la responsabilità degli attori economici. Rivolgendosi ai responsabili dell’azienda agropastorale “Cap Congo” presenti nella regione, il Vice Primo Ministro ha sottolineato l’importanza del rispetto degli accordi e degli impegni presi con lo Stato congolese. Un richiamo all’urgenza di promuovere una cultura dell’etica e della trasparenza nei rapporti di impresa e di sviluppo.

Al di là di queste nubi scure che talvolta oscurano l’orizzonte, la visita del vice primo ministro non si è limitata a sensibilizzazione e discorsi. Durante il suo secondo giorno a Kisangani, Jacquemin Shabani ha fatto una deviazione alla scuola di polizia di Kapalata, un’istituzione cruciale per la formazione e la promozione di una forza di polizia professionale ed esemplare. È stato lì che ha potuto toccare con mano le sfide e le opportunità per modernizzare e rafforzare le capacità delle forze dell’ordine, garanti della sicurezza e della stabilità nella regione.

Questo intervento del vice primo ministro incaricato dell’Interno a Kisangani segna una svolta importante nelle dinamiche sociali ed economiche della provincia di Tshopo. Invitando alla convivenza pacifica, esigendo il rispetto degli impegni economici e investendo nella formazione delle forze dell’ordine, il governo congolese dimostra la propria determinazione ad allentare le tensioni, promuovere il progresso e costruire un futuro migliore per tutti gli abitanti della regione.

In definitiva, è forse in questi gesti concreti e in queste parole profetiche che emerge il vero volto della solidarietà e della resilienza, incarnato dalle comunità locali che aspirano a vivere insieme, in piena sintonia e con tutta fiducia, su terre fertili e orizzonti promettenti di Kisangani, patria di tradizioni secolari e sogni infiniti.

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