Il villaggio di Ishasha, situato nel raggruppamento Binza, nel centro di Rutshuru, si è trovato sotto il giogo dei ribelli dell’M23 nel pomeriggio di domenica 4 agosto. I combattimenti sono scoppiati all’inizio della giornata a Buganza, a soli 12 chilometri da Ishasha, contrapponendo i ribelli ai Wazalendo.
Un attivista locale per i diritti umani ha riferito che i combattenti di Wazalendo non sono riusciti a resistere alla determinazione del nemico di prendere il controllo di Ishasha prima che il cessate il fuoco previsto entrasse in vigore quella sera stessa, a mezzanotte.
La caduta di Ishasha fa parte di una serie di acquisizioni di importanti città nel territorio di Rutshuru da parte della M23, in particolare nei regni di Bwisha e Bwito. Gli abitanti della regione denunciano che da diversi mesi l’esercito non ha sufficientemente rafforzato le sue posizioni, lasciando così un vuoto di sicurezza sfruttato dalla ribellione.
Anche la popolazione locale ha testimoniato della facilità con cui l’M23 ha preso il controllo di Ishasha e Nyamilima, provocando la fuga di agenti statali, polizia e alcuni residenti nella vicina Uganda.
L’occupazione di Ishasha avviene poche ore prima dell’entrata in vigore del cessate il fuoco ottenuto dall’Angola tra la RDC e il Ruanda, il 30 luglio a Luanda. Finora l’esercito regolare non ha comunicato ufficialmente la situazione nella regione di Binza.
Questa nuova acquisizione da parte dell’M23 solleva interrogativi sulla capacità del governo di garantire la sicurezza delle popolazioni che vivono nelle aree di confine, nonché sull’efficacia degli accordi di cessate il fuoco per porre fine ai conflitti nella RDC.
È imperativo che le autorità adottino misure urgenti per ripristinare la sicurezza nella regione e proteggere i civili dagli abusi commessi dai gruppi armati. La situazione a Ishasha evidenzia le sfide che la RDC deve affrontare in termini di sicurezza e stabilità nelle aree di confine.