Scandalo salariale faraonico all’ARPTC: un caso che scuote il Congo

Nel tumulto della cosa pubblica, un nuovo episodio ha scosso dalle fondamenta la fiducia nelle istituzioni congolesi. L’Osservatorio della spesa pubblica (ODEP), garante della trasparenza e del buon governo, sottolinea le pratiche retributive “faraoniche” dei leader dell’Autorità di regolamentazione delle poste e telecomunicazioni del Congo (ARPTC).

Un’indagine approfondita condotta dall’ODEP rivela cifre sconcertanti: sette alti funzionari dell’ARPTC monopolizzano gli stipendi mensili che arrivano fino a 340.000 dollari, con differenze significative tra 319.321 e 439.471 dollari. Queste somme esorbitanti si accumulano fino a formare una dotazione annua totale superiore a 2,3 milioni di dollari, senza contare bonus sostanziali come il “bonus di gennaio” di 3 milioni di dollari versati all’inizio dell’anno.

Di fronte a queste rivelazioni, l’ODEP evidenzia il contrasto stridente con i redditi più modesti dei rappresentanti del popolo congolese. Infatti, i sette membri dell’organo direttivo dell’ARPTC riceverebbero una remunerazione più di tre volte superiore a quella dei deputati nazionali. Una disparità scioccante che mette in discussione l’equità e la giustizia sociale all’interno dell’apparato statale.

In un sonoro appello rivolto al presidente Félix Tshisekedi, l’ODEP chiede un’azione immediata: la sospensione del gruppo dirigente dell’ARPTC. Questo gesto radicale mira a segnalare che tali pratiche inaccettabili non possono più essere tollerate. Allo stesso tempo, l’ODEP esorta il Ministro della Giustizia ad adottare misure precauzionali per garantire la conservazione delle prove e invita la società civile e la popolazione a rimanere vigili nel denunciare qualsiasi forma di appropriazione indebita.

In questo periodo cruciale per l’integrità e la legittimità delle istituzioni congolesi, la vicenda ARPTC risuona come un campanello d’allarme. Richiede una riflessione approfondita sui meccanismi di controllo e regolamentazione delle alte autorità, nonché una mobilitazione collettiva per stabilire una cultura di trasparenza e responsabilità. Perché la fiducia delle persone non è un dato di fatto, ma un bene prezioso che si guadagna ogni giorno, attraverso azioni concrete e comportamenti esemplari.

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