Nell’agosto 2021, un evento politicamente carico ha scosso la Tanzania con l’arresto dei leader del principale partito di opposizione Chadema. Le figure di spicco del partito, Freeman Mbowe e John Pambalu, sono stati arrestati dalla polizia all’aeroporto di Mbeya mentre pianificavano di celebrare la Giornata internazionale della gioventù. Questo arresto fa seguito a quello di Tundu Lissu, vicepresidente di Chadema, e segretario generale del partito.
La polizia ha giustificato gli arresti accusando il ramo giovanile di Chadema di cercare di promuovere disordini e violenze. In risposta, il partito ha affermato che più di 400 persone sono detenute, alimentando le tensioni politiche nel paese.
Nonostante l’allentamento delle restrizioni imposte ai partiti politici, i leader dell’opposizione affermano che le violazioni stanno aumentando in vista delle elezioni del 2025. Questo periodo pre-elettorale è caratterizzato da un’intensificazione della repressione delle voci dissidenti da parte delle autorità in carica.
È importante notare che questi arresti avvengono dopo che il nuovo presidente, Samia Suluhu, è entrato in carica in seguito alla morte del suo predecessore, John Magufuli. Samia Suluhu si sta preparando a candidarsi per il partito al governo Chama Cha Mapinduzi (CCM) alle prossime elezioni. Questi eventi sollevano interrogativi sulla legittimità del processo elettorale ed evidenziano crescenti preoccupazioni sulla democrazia in Tanzania.
In conclusione, l’arresto dei leader Chadema in Tanzania nell’agosto 2021 evidenzia le questioni politiche e le tensioni che caratterizzano la scena politica del Paese. Questa situazione richiede una riflessione sulla democrazia e sulle libertà politiche in Tanzania, nonché una maggiore attenzione da parte della comunità internazionale sull’evoluzione della situazione in questo paese dell’Africa orientale.