La critica di Buju Banton: gli Afrobeat mancano di impegno sociale?

In una recente discussione su N.O.R.E, il cantante giamaicano di reggae e dancehall Buju Banton ha condiviso i suoi pensieri sull’ascesa degli afrobeat, che a suo avviso non hanno un impatto significativo.

Per Buju Banton, l’afrobeat ha un innegabile successo internazionale, ma la musica non celebra né riflette le lotte degli africani nello stesso modo in cui lo fanno gli artisti africani più anziani.

Banton ha citato la pioniera dell’afrobeat Fela Kuti, la leggenda maliana Salif Keita e il musicista senegalese Youssou N’dour come esempi di artisti africani la cui musica ha avuto un forte impatto sociopolitico.

Il cantante giamaicano ha sottolineato che, sebbene l’afrobeat si stia espandendo a livello globale, le canzoni non riescono a connettersi con le realtà e le difficoltà del loro pubblico, a differenza della musica reggae che documenta diversi aspetti della vita.

In questa intervista, Buju Banton ha anche notato che mentre l’Afrobeats e la musica pop latinoamericana Raggerton sono entrambi ispirati al Reggae e alla Dancehall, questi due movimenti non rendono abbastanza omaggio alle loro influenze caraibiche.

Ha criticato l’Afrobeat per la sua mancanza di apertura nei confronti dei giamaicani nei suoi sforzi per connettersi con il resto del mondo, nonostante le buone intenzioni e le influenze tratte dalla Dancehall e dal Reggae.

Secondo Banton, le star dell’afrobeat non collaborano con le loro controparti giamaicane, preferendo lavorare con artisti di altri continenti.

L’osservazione del cantante giamaicano ha suscitato una forte reazione sui social media, dove alcuni osservatori hanno ritenuto infondate le sue critiche alla mancanza di musica consapevole negli afrobeat, così come le sue affermazioni secondo cui i nigeriani non collaborano con i giamaicani.

La diversità musicale è una ricchezza che va celebrata e ogni genere musicale ha il suo posto e il suo impatto nel mondo della musica. È essenziale dare a ogni stile musicale il riconoscimento e l’apprezzamento che merita, perché è questa diversità che arricchisce la nostra esperienza musicale.

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