Fatshimetrie, 19 agosto 2024 – La precaria situazione degli sfollati di guerra nel campo Don-Bosco Ngangi, nel territorio di Nyiragongo, a Goma, nel Nord Kivu, è diventata allarmante a causa di un incendio appiccato dalla vendita di carburante sul posto. La vicinanza di rifugi fragili e prodotti infiammabili ha già portato alla distruzione di una decina di rifugi in tela cerata, mettendo a rischio la sicurezza dei residenti.
Anastase Nahachi, secondo vicepresidente del campo, mette in guardia dai pericoli di questa pratica rischiosa: “La vendita di carburante vicino ai rifugi è un rischio reale per la sicurezza degli sfollati. Dobbiamo educare i residenti a vendere questi prodotti lontano dal campo per evitarli qualsiasi rischio di incendio che potrebbe distruggere l’intero sito.” La precarietà in cui vivono questi sfollati non può giustificare l’assunzione di rischi sconsiderati che potrebbero avere conseguenze disastrose.
Gli sfollati, messi a confronto con condizioni di vita estremamente difficili, cercano di sopravvivere dedicandosi ad attività imprenditoriali. Tuttavia, la vendita di carburante in prossimità delle abitazioni fragili si rivela un vero grattacapo, rischiando di mettere a repentaglio non solo la loro sopravvivenza, ma anche la loro sicurezza.
È essenziale che vengano adottate misure rigorose per tenere i prodotti infiammabili lontani dai rifugi e che gli sfollati siano informati dei potenziali pericoli di tale pratica. Creare un ambiente più sicuro e favorevole alla sopravvivenza di questi sfollati dovrebbe essere una priorità assoluta per evitare ulteriori tragedie.
È importante sottolineare che la solidarietà e l’aiuto reciproco devono essere al centro delle azioni intraprese per sostenere gli sfollati a causa della guerra, offrendo loro alternative economiche sicure e sostenibili che non compromettano la loro sicurezza. L’incendio nel campo di Don-Bosco Ngangi è un toccante promemoria delle sfide che affrontano queste popolazioni vulnerabili, che richiedono un’azione rapida ed efficace per prevenire ulteriori tragedie.