L’epidemia di colera nel pieno della crisi in Sudan
Nel cuore di una crisi che dura da 16 mesi, il Sudan deve ora affrontare una nuova sfida: un’epidemia di colera. Le autorità sanitarie hanno affermato che 22 persone sono morte e 354 casi di malattia sono stati confermati in tutto il Paese nelle ultime settimane.
Il ministro della Sanità, Haitham Mohamed Ibrahim, ha sottolineato l’impatto devastante di questa epidemia. Il colera, un’infezione altamente contagiosa trasmessa attraverso l’ingestione di cibo o acqua contaminati, può portare alla morte in poche ore se non adeguatamente trattata.
La situazione è aggravata dalle inondazioni stagionali che hanno recentemente colpito 12 delle 18 province del Sudan, spazzando via infrastrutture vitali e rendendo difficile l’accesso all’acqua pulita per molti residenti.
Il ministro Ibrahim ha sottolineato che questa epidemia è attribuibile alle condizioni meteorologiche e alla contaminazione dell’acqua potabile. Questa crisi si verifica in un contesto in cui il già fragile sistema sanitario è minato dal conflitto in corso, che ha provocato lo sfollamento di oltre 10 milioni di persone e ha fatto precipitare molte popolazioni nella carestia.
Oltre all’epidemia di colera, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha segnalato anche un aumento dei casi di dengue e meningite in Sudan.
Nonostante l’assenza dell’esercito, la settimana scorsa sono iniziati in Svizzera nuovi negoziati volti a porre fine al conflitto. Questi colloqui sono cruciali per trovare soluzioni durature alla crisi umanitaria che affligge il Sudan.