Ritorno a scuola per i bambini sfollati a Goma: un futuro incerto e richieste di aiuto

L’imminente inizio dell’anno scolastico nel settembre 2024-2025 nella Repubblica Democratica del Congo desta grave preoccupazione, in particolare nella regione di Goma e nel territorio di Nyiragongo, dove hanno trovato rifugio numerosi sfollati di guerra. Questo periodo cruciale dell’anno scolastico, che dovrebbe essere sinonimo di ricongiungimento degli studenti sui banchi di scuola, è lungi dall’infondere speranza a queste famiglie sradicate.

La crisi economica che affligge la regione rende l’inizio dell’anno scolastico particolarmente difficile per molti genitori, che faticano a provvedere ai bisogni primari dei propri figli. Tuttavia, la situazione è molto più precaria per le famiglie sfollate, che hanno abbandonato tutto durante la fuga per cercare rifugio in campi improvvisati.

Nei siti di sfollati sparsi attorno a Goma, la constatazione è chiara: l’assenza di risorse materiali e finanziarie ostacola l’accesso all’istruzione per molti bambini. Testimonianze toccanti di madri sfollate, come quella di Aline Safari, evidenziano il disagio di queste famiglie che chiedono assistenza per garantire un futuro educativo ai propri figli.

Tuttavia, nonostante le difficili circostanze, le voci dei bambini sfollati non vengono messe a tacere. Sola, 11 anni, esprime con coraggio la sua voglia di imparare, sottolineando l’importanza di poter tornare a scuola. Ma al di là del necessario materiale scolastico, sono soprattutto pace e stabilità ciò che chiedono per poter immaginare un futuro pacifico.

I partner governativi sono messi alla prova da queste disperate richieste di aiuto. La richiesta di assistenza per l’istruzione dei bambini sfollati è pressante, mentre la prospettiva di tornare nella comunità di origine rimane un sogno lontano per molte famiglie. La necessità di forti partenariati per garantire l’accesso all’istruzione a questi bambini vulnerabili è fondamentale per il loro sviluppo e benessere.

Diego Amani, presidente del Parlamento dei bambini del Nord Kivu, sottolinea l’urgenza di un’azione concertata per garantire il diritto all’istruzione per tutti, compresi i bambini sfollati. In quest’ottica, la cancellazione delle tasse degli esami di Stato per i finalisti del Nord Kivu è una prima misura lodevole, volta a sostenere gli studenti colpiti da violenze e sfollamenti forzati.

In conclusione, l’avvicinarsi dell’anno scolastico nella regione di Goma e nel territorio di Nyiragongo pone sfide importanti per le famiglie sfollate. Di fronte all’urgenza della situazione, è imperativo che le autorità e i partner si impegnino fermamente a garantire ai bambini sfollati l’accesso a un’istruzione di qualità, essenziale per il loro sviluppo e il loro futuro.

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