Fatshimetrie, 29 agosto 2024 – La Repubblica Democratica del Congo si trova al centro di una nuova svolta giuridica, con l’udienza di appello tenutasi ieri presso l’Alta Corte Militare. In questo complesso caso si dibatte la questione dei danni da risarcire alla parte civile, mentre il pubblico ministero sembra trovarsi in un vicolo cieco riguardo alla prova della sparatoria effettuata dall’agente Gérard Tokis Nkumbo sulla vittima Rossy Mukendi.
Il Procuratore dello Stato ha chiesto l’annullamento della condanna di primo grado, sostenendo che, poiché il reato presupposto non era stato dimostrato, era ingiusto chiedere allo Stato il risarcimento dei danni. Da parte sua, il collegio degli avvocati della difesa ha evidenziato le numerose irregolarità nel giudizio del primo giudice, evidenziando contraddizioni e inadeguatezze che mettono in discussione la condanna all’ergastolo del commissario senior Lokeso Koso e del brigadiere in capo Tokis Nkumbo.
La tensione è stata palpabile durante l’udienza, soprattutto a causa dell’assenza degli avvocati dell’imputato Tokis Nkumbo, che ha costretto l’Alta Corte Militare a rinviare il resto del dibattito a data da destinarsi. I difensori hanno espresso preoccupazione per la richiesta di rinnovo della stessa pena avanzata dal pubblico ministero di secondo grado, nonostante le contraddizioni rilevate nella sentenza iniziale.
Questo caso, iniziato con l’omicidio dell’attivista pro-democrazia Rossy Mukendi Tshimanga durante una marcia della CVX nel 2018, solleva questioni cruciali sulla giustizia e sulla responsabilità delle autorità nel proteggere i diritti dei cittadini. L’indagine prosegue, e le prossime udienze promettono di fornire nuovi elementi per far luce su questa oscura vicenda.
In conclusione, il caso in corso davanti all’Alta Corte Militare evidenzia le principali questioni di giustizia e responsabilità dello Stato nella Repubblica Democratica del Congo. Gli accesi dibattiti e gli stravolgimenti giuridici sottolineano la necessità di una giustizia imparziale ed equa per garantire i diritti e la protezione dei cittadini. Aspettiamo il seguito per vedere come troverà il suo esito questa complessa vicenda.