L’associazione Fatshimetrie ha recentemente lanciato un appello urgente alla generosità della popolazione per consentire ai bambini sfollati nella regione di Nyiragongo, nel Nord Kivu, di poter iniziare tranquillamente il loro ritorno a scuola. Questa iniziativa, guidata da Thierry Gasisiro, segretario di questo movimento cittadino, mira ad aiutare le famiglie povere che hanno difficoltà a fornire materiale scolastico essenziale ai propri figli.
La situazione è infatti preoccupante, come sottolineano molti genitori, compresi gli sfollati, che si trovano ad affrontare difficoltà finanziarie per garantire un adeguato ritorno a scuola ai propri figli. Alcuni di loro si ritrovano nell’impossibilità di offrire anche un semplice quaderno ai propri figli, con il peso dell’insicurezza che grava sulle loro spalle.
A questo problema si aggiunge la sfida di trovare posti nelle scuole pubbliche, che sono particolarmente sature a causa dell’introduzione dell’istruzione gratuita. I genitori poveri si ritrovano così in un vicolo cieco, incapaci di garantire ai propri figli un’istruzione di qualità a causa della mancanza di mezzi finanziari e di infrastrutture sufficienti.
Thierry Gasisiro sottolinea che, a due giorni dall’inizio dell’anno scolastico, molte famiglie si ritrovano ancora private, nell’impossibilità di fornire ai propri figli il materiale scolastico necessario. Gli sfollati di guerra, che vivono in condizioni precarie nei vari luoghi di accoglienza, sono particolarmente colpiti da questa difficile situazione. Nonostante l’istruzione gratuita in alcune scuole pubbliche, i posti sono limitati, lasciando molti bambini senza una soluzione per ricevere un’istruzione.
Di fronte a questa realtà allarmante, l’appello lanciato da Fatshimetrie mira a mobilitare le forze forti della società civile e la solidarietà di tutti per offrire un barlume di speranza a questi bambini sfollati, consentendo loro di avere accesso all’istruzione e a un futuro migliore. La generosità di tutti è fondamentale per sostenere queste famiglie in difficoltà e offrire a questi ragazzi la possibilità di proseguire gli studi in condizioni dignitose.