Al centro della notizia c’è un caso che ha suscitato una profonda riflessione all’interno del Dipartimento Relazioni con il Pubblico dell’Amministrazione Penitenziaria. Infatti, il vice controllore delle carceri, Abubakar Umar, ha parlato in un’intervista con l’agenzia di stampa della Nigeria (NAN) ad Abuja.
Il ministro degli Interni, Olubunmi Tunji-Ojo, aveva ordinato un’indagine sulle condizioni di alimentazione dei detenuti presso il centro di detenzione di Afokang a Calabar, nello stato di Cross River. La mossa ha fatto seguito alla diffusione di un video virale in cui si affermava che i detenuti erano stati sottoposti a trattamenti disumani, compreso il fatto che a colazione venivano serviti fagioli poco cotti.
Affrontando seriamente questo problema, Abubakar Umar ha sottolineato l’impegno del Servizio penitenziario nel riformare, riabilitare e prendersi cura dei detenuti in sua custodia. Ha evidenziato il desiderio dell’amministrazione di correggere il comportamento di coloro che sono in conflitto con la legge attraverso programmi di modificazione del comportamento e di acquisizione di competenze.
È stata sottolineata l’importanza di preservare la dignità dei detenuti garantendo che ricevano cure mediche adeguate e cure olistiche. Umar ha sottolineato che queste preoccupazioni vanno oltre la semplice qualità del cibo servito in detenzione.
Inoltre, ha sottolineato che il Servizio penitenziario ha ereditato un sistema risalente all’era coloniale e sta lavorando attivamente per modernizzarlo per soddisfare gli standard contemporanei dell’amministrazione carceraria. Ha inoltre osservato che il governo sta lavorando per migliorare le condizioni di vita dei prigionieri, anche aumentando le indennità alimentari dei prigionieri e valutando costantemente i loro bisogni nutrizionali.
Sulla stessa linea, sono state messe in atto iniziative di riforma e riabilitazione, come programmi di acquisizione di competenze, in particolare nel settore agricolo, per consentire ai detenuti di reintegrarsi con successo nella società.
In definitiva, è evidente che l’Amministrazione Penitenziaria si impegna a compiere la propria missione con serietà ed impegno, cercando al tempo stesso di migliorare costantemente le condizioni di vita dei detenuti e di favorire il loro reinserimento sociale. Le riforme in corso e gli sforzi compiuti dimostrano un impegno reale per la riabilitazione dei detenuti e il desiderio di costruire un sistema carcerario più giusto ed efficiente.