Il Consiglio Superiore della Magistratura prende posizione di fronte al sovraffollamento e alle critiche delle carceri

Il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) ha recentemente preso posizione in un contesto delicato a seguito del tentativo di evasione avvenuto nel carcere centrale di Makala. Durante un incontro tenutosi presso la Corte Costituzionale, l’organismo ha sottolineato l’importanza degli arresti e delle detenzioni come mezzi legali e adeguati per garantire la sicurezza della popolazione. Di fronte alle critiche del viceministro della Giustizia, il CSM ha difeso il ruolo dei magistrati proponendo soluzioni concrete per decongestionare gli istituti carcerari.

In un comunicato stampa, il CSM sottolinea la necessità cruciale di costruire nuove carceri per far fronte al sovraffollamento carcerario. La prigione centrale di Makala, fondata nel 1957, divenne rapidamente obsoleta di fronte all’aumento della popolazione e della criminalità. La proposta della massima autorità giudiziaria di costruire nuovi istituti carcerari appare una misura essenziale per porre rimedio a questo problema strutturale.

Ricordando che l’arresto è una misura eccezionale, il CSM sottolinea tuttavia che la sicurezza della popolazione richiede talvolta interventi rapidi e decisi da parte dei magistrati. L’organismo mette in guardia contro qualsiasi discorso volto a ostacolare il lavoro giudiziario, sottolineando che il rispetto della legge e delle procedure è essenziale per garantire l’ordine sociale e la giustizia per tutti.

Inoltre, il CSM esprime preoccupazione per gli attacchi pubblici contro i magistrati, a seguito delle dichiarazioni del viceministro della Giustizia. Questi commenti rischiano non solo di indebolire la professione, ma anche di alterare la fiducia nell’intero sistema giudiziario. L’Organismo invita quindi alla moderazione e al rispetto dei principi etici e deontologici che guidano la professione di magistrato.

In conclusione, il Consiglio Superiore della Magistratura invita i magistrati a perseguire la loro missione con rigore e responsabilità, nel rispetto delle leggi e dell’etica professionale. Al di là delle tensioni e delle critiche, è garantendo l’applicazione giusta ed equa della legge che il sistema giudiziario potrà contribuire all’emergere di un vero Stato di diritto nella Repubblica Democratica del Congo.

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