L’eredità spirituale di Mons. Dominique Bulamatari: un toccante omaggio

Fatshimetrie, uno sguardo da vicino sull’eredità di mons. Dominique Bulamatari

Fatshimetrie vi accompagna oggi in un vero viaggio spirituale attraverso la vita e l’eredità del defunto mons. Dominique Bulamatari, vescovo emerito di Molegbe nella Repubblica Democratica del Congo. La sua recente scomparsa ha lasciato un vuoto enorme nella comunità cattolica, ma la sua influenza e dedizione saranno ricordate per sempre da coloro che lo hanno conosciuto.

Nato a Kinshasa il 4 giugno 1955, Mons. Dominique Bulamatari ha dedicato la sua vita al servizio di Dio e della sua comunità. Ordinato sacerdote nel 1980, ha fatto carriera fino a diventare vescovo ausiliare sotto il defunto cardinale Frédéric Etsou, arcivescovo metropolita di Kinshasa. Nel 2009 è stato nominato capo della diocesi di Molegbe, succedendo a un illustre predecessore, mons. Ignace Matondo Kwa Nzambi, fondatore del gruppo Bilenge ya mwinda.

Durante i suoi anni alla guida della diocesi, mons. Bulamatari ha lasciato un segno indelebile, non solo attraverso la sua pietà e saggezza, ma anche attraverso il suo impegno a favore dei più disagiati. Le sue dimissioni nel 2023 sono state un momento di transizione per la comunità, ma la sua nomina del vescovo José Bernard Likolo ad amministratore apostolico ha assicurato la continuità nella leadership.

Oggi, la messa di suffragio a lui dedicata presso la casa diocesana di Molegbe è un’occasione per la sua comunità di riunirsi, ricordare e celebrare la vita di un uomo che ha dedicato la sua vita a Dio e al prossimo. I momenti di contemplazione e le cerimonie funebri che seguiranno sono tutte testimonianze del profondo impatto che mons. Bulamatari ha avuto su chi lo circondava.

Essendo una figura religiosa di spicco nella RDC, Mons. Dominique Bulamatari rimarrà per sempre nel cuore di coloro che ha guidato e ispirato. La sua eredità di fede, amore e compassione continuerà a risplendere ben oltre la sua scomparsa fisica. Possa questa messa di suffragio non solo essere un momento di ricordo, ma anche una celebrazione della vita e della speranza che egli ha seminato durante tutta la sua esistenza.

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