Sfide e controversie: le elezioni municipali del 2024 in Madagascar sono sotto alta tensione

Nel panorama politico del Madagascar, l’apertura della presentazione delle candidature per le elezioni municipali e comunali del dicembre 2024 sta scatenando un’ondata di controversie e sfide per i potenziali contendenti alle cariche municipali e comunali. A partire dal 5 settembre, i candidati in corsa hanno quindici giorni di tempo per completare il dossier di candidatura, una fase irta di insidie ​​amministrative difficili da superare.

Nelle regioni remote del Madagascar, i sindaci uscenti incontrano reali difficoltà nel reperire i documenti richiesti, costringendoli a viaggi costosi e noiosi. Alcuni consiglieri, scoraggiati dalle esigenze amministrative, si sono ritirati, mentre altri, come Jules Ratomboniaina, sindaco di Ambinanitromby, nel distretto isolato di Ikongo, si sono lanciati coraggiosamente nella battaglia nonostante gli ostacoli.

Ottenere il certificato di nazionalità malgascia risulta essere una delle sfide principali per i candidati. Cercare le copie dei certificati di nascita dei loro defunti genitori diventa un vero grattacapo, mettendo a repentaglio la loro candidatura. Questa complessa procedura è vista da alcuni come un processo selettivo volto a limitare il numero di domande.

Le critiche sono numerose, in particolare da Firaisankina, la principale piattaforma dell’opposizione. Auguste Paraina, portavoce, denuncia le manovre antidemocratiche dell’amministrazione per ostacolare l’accesso ai documenti richiesti, come il certificato di regolarità fiscale. Questa situazione costituisce, secondo lui, una minaccia alla democrazia poiché limita le pari opportunità dei candidati.

Di fronte a queste crescenti critiche, la Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (Céni) è intervenuta istituendo un numero verde per rispondere alle domande e ai reclami dei candidati sulle procedure elettorali.

La scadenza per le elezioni municipali e comunali del dicembre 2024 in Madagascar è quindi segnata da ostacoli amministrativi che mettono in discussione la trasparenza del processo elettorale e sollevano preoccupazioni sulla piena partecipazione democratica dei candidati. Spetta alle autorità garantire condizioni eque a tutti i contendenti, al fine di preservare l’integrità del voto e la legittimità dei futuri funzionari eletti.

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