Violazione e conflitto fondiario a Odode-Idanre: le famiglie Akinmade e Akinwalere in cerca di giustizia

Nel tranquillo villaggio di Odode-Idanre, situato nello stato di Ondo, un caso di violazione di domicilio e danneggiamento doloso dei terreni coltivati ​​a cacao ha sollevato proteste tra i residenti e attirato l’attenzione delle forze dell’ordine. Le famiglie degli rispettati capi Obamoluwa Moses Akinmade e Idowu Akinwalere si sono sentite obbligate ad agire presentando una petizione al vice ispettore generale della zona 17 di polizia, denunciando gli illeciti commessi nelle loro terre ancestrali.

Secondo la lettera indirizzata all’AIG Zona 17 e scritta dallo studio legale Legal Comfort Associates, le due famiglie deploravano l’ingresso forzato nelle loro terre di cacao, danni dolosi causati da individui guidati da un certo signor Oyeniyi Aro, comunemente noto come Onikoko. Hanno sottolineato il fatto che coltivano questa terra da più di 60 anni senza mai incontrare alcuna controversia sul titolo di proprietà.

Le accuse contro il signor Aro e i suoi amici includono atti di violenza, minacce di morte e danni irreparabili agli alberi di cacao e agli alberi economici dei denuncianti, per un valore di diversi milioni di naira. La situazione è precipitata quando gli aggressori hanno affermato che il terreno in questione si trovava all’interno di una riserva forestale governativa, presumibilmente assegnata al signor Aro dal Ministero dell’Agricoltura e delle Risorse Naturali dello Stato di Ondo.

L’intervento delle autorità locali, in particolare della polizia e del Ministero statale dell’Agricoltura e delle Foreste, ha contribuito a mettere in luce l’inganno di tale affermazione, dimostrando che i terreni dei ricorrenti non si trovano in alcun modo in un’area riservata governativa assegnata al sig. Aro. Questi risultati, supportati da un rapporto ufficiale datato 28 maggio 2024, hanno rafforzato la legittimità delle denunce presentate dalle famiglie Akinmade e Akinwalere.

La tensione persiste poiché il signor Aro e i suoi sostenitori continuano a minacciare di violenza contro i querelanti, mettendo a repentaglio la loro sicurezza e tranquillità. La situazione non solo ha comportato notevoli perdite materiali per le famiglie colpite, ma ha anche danneggiato il loro benessere generale e i loro mezzi di sostentamento storici.

Di fronte a questa escalation di violenza e a questi atti illegali, gli avvocati dei ricorrenti hanno chiesto l’intervento dell’AIG Zona 17 per garantire sicurezza e giustizia ai loro clienti. Sperano che venga fatta luce su questa vicenda e che i responsabili di questi misfatti rispondano delle loro azioni davanti alla legge.

Questo caso rivela le complesse questioni che molti agricoltori in Nigeria devono affrontare, affrontando sfide come l’accaparramento delle terre, la criminalità fondiaria e i conflitti di interessi. È essenziale che vengano adottate misure per proteggere i diritti di proprietà degli agricoltori locali e garantire un ambiente sicuro e prospero per le loro attività agricole.

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